Il Coronavirus sta mettendo tutti alla prova con la quarantena, nessuna eccezione. Sta modificando le nostre abitudini di vita, impedendoci il contatto umano e la possibilità di vedere i nostri cari. Ovviamente la battaglia più dura la stanno affrontando i medici e i malati, ma c’è qualcuno che proprio non riesce a rispettare la quarantena e si inventa qualsiasi modo per sfuggirle. Proprio com’è successo in Italia, anche in India è stato dichiarato il lockdown totale per poter combattere il Coronavirus. L’unico problema è che in India non hanno previsto la possibilità, durante la quarantena, di far ritorno al proprio comune di residenza. C’è chi però non si è arreso e ha inventato modi ingegnosi per poter tornare a casa.
Coronavirus e quarantena: l’escamotage di un contadino indiano
Parliamo di Hakim Din, un contadino di 70 anni di Poonch, nella regione del Kashmir in India. L’uomo era in cura per un lieve trauma cranico in un ospedale di Jammu, con l’impossibilità di tornare a casa. L’uomo ha però trovato un alleato contro il Coronavirus: un autista di ambulanze che ha deciso di supportarlo nella sua fuga per tornare a casa. Il metodo ingegnoso è stato quello di nascondersi nell’ambulanza, sotto un telo bianco, fingendosi un defunto. Secondo il sovrintendente della polizia di Poonch Din e altri tre uomini il metodo ha funzionato per numerosi posti di blocco, prima che venissero scoperti all’ultimo checkpoint:
Un poliziotto immediatamente ha capito che gli uomini che erano coperti all’interno dell’ambulanza non potevano essere morti.
Ovviamente, oltre alla quarantena forzata, gli uomini hanno ottenuto anche una denuncia per essere sfuggiti alle norme previste per il Coronavirus.
