Nel 1995, Lady Diana aveva rilasciato un’intervista rivelando alcuni dettagli del suo matrimonio. “Eravamo in tre in questo matrimonio” disse. Così, la Regina Elisabetta le inviò a casa una lettera invitandola a divorziare. Lady Diana accettò un divorzio che non voleva.

L’intervista di Diana

Diana, nel novembre del 1995, aveva rilasciato un’intervista a Martin Bashir dove parlava pubblicamente e per la prima volta, del suo matrimonio con il Principe Carlo. Rilasciò dei dettagli abbastanza umilianti per la Famiglia Reale. Infatti, la Principessa di Galles aveva dichiarato: “Eravamo in tre in questo matrimonio, un po’ troppo affollato”.

Dalle sue parole si evince come lei avesse fatto riferimento ad una terza persona presente nel suo rapporto con il marito. Faceva riferimento a Camilla, l’attuale moglie del Principe Carlo, con il quale già all’epoca aveva una storia. Ovviamente le sue rivelazioni arrivarono agli occhi e alle orecchie di circa 22,8 milioni di telespettatori mettendo, di conseguenza, la Famiglia Reale in una posizione molto scomoda. Infatti qualche settimana dopo, la Regina le fece recapitare a casa una lettera…

La lettera della Regina Elisabetta

Dopo le dichiarazioni di Lady Diana, che avevano imbarazzato la famiglia di suo marito, la Regina Elisabetta si vide costretta ad intervenire. Così le mandò una lettera con lo stemma di Casa Windsor. La lettera diceva: “Mi sono consultata con l’arcivescovo di Canterbury, con il primo ministro e, naturalmente, con Charles. Abbiamo deciso che il percorso migliore per te sia il divorzio”. 

Leggendo le parole della Regina, capì che poteva solo accettare. Una scelta però che Lady Diana aveva fatto a malincuore in quanto era disposta a rimanere al fianco del Principe Carlo, proprio come rivelò all’intervista. Il divorzio le costò il titolo che per lei fu un umiliazione in quanto si sarebbe dovuta inchinare davanti al marito e ai figli. Tuttavia il figlio maggiore William, appena 14 enne,  le disse: “Non preoccuparti mamma, te lo restituirò un giorno quando sarò Re”.