Pupi Avati lo ha rivelato al Corriere della Sera, in un’intervista rilasciata poco fa: suo figlio ha contratto il Coronavirus.
Alvise Avati lavora da anni nel Regno Unito. Anche lui ha scelto il cinema, come suo padre, ma dedicandosi agli effetti speciali. Ha collaborato a film della portata di Star Wars – Il risveglio della forza, Thor: Ragnarok e Guardiani della Galassia Vol. 2. Ed è proprio a Londra, dove da tempo vive e lavora, che si è ammalato di Coronavirus. A raccontarlo è suo padre Pupi Avati, ora che finalmente il peggio è passato ed Alvise è guarito.
«I due figli che abbiamo a Roma, ci lasciano la spesa in ascensore. L’altro, che si occupa di effetti speciali per il cinema, è a Londra e si è ammalato di Coronavirus con tutta la famiglia: lui, la moglie, il figlio di 12 anni. Solo quello di 11 non è stato contagiato. Per fortuna, dopo 18 giorni, stanno meglio e hanno ripreso una vita quasi normale. Non sentivano sapori né odori, avevano la febbre a 39, prendevano il paracetamolo, la febbre scendeva, poi risaliva. Avevano tosse, ma hanno sempre respirato bene. Ora, hanno solo una spossatezza infinita».
Il regista ha anche raccontato di aver già perso un caro amico a causa del virus, e per questo non nega di vivere con la paura addosso da settimane:
«Ho perso anche un carissimo amico. Vivo con paura e rispetto, però in qualche maniera dobbiamo trarre una lezione di fronte a qualcosa che ci fa capire quanto siamo impreparati, piccoli, quanto con molta superficialità ci siamo sentiti onnipotenti. È stato un risveglio brusco. Noi ora stiamo guardando negli occhi la verità delle cose».
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