Lino Banfi non chiama i figli: “Mi vedono ciccione…”
Lino Banfi si definisce grosso e con il faccione. Il Nonno d’Italia è contrario ai selfie e alle video chiamate che, oggi più che mai, rappresentano l’unico modo per poterci vedere. Lo stesso lo dichiara in un’intervista.
Il Nonno d’Italia
Lino Banfi, classe 1936, è un attore e un comico italiano. La notorietà, che oggi lo contraddistingue, l’ha raggiunta soprattutto per aver interpretato Nonno Libero in “Un medico in famiglia”. Quest’ultima è una serie televisiva italiana andata in onda sulla Rai dal 1998 al 2016. Tutti gli italiani si sono appassionati alla fiction ma soprattutto al personaggio interpretato da Banfi tanto che viene considerato il Nonno d’Italia. Anche Papa Francesco, in un recente incontro tra i due, lo ha chiamato così.
Lino Banfi contro i selfie e le video chiamate
Stiamo tutti attraversando un brutto periodo a causa della diffusione del coronavirus che ci ha costretto a stare in quarantena senza poterci davvero vedere con nessuno. E oggi quindi l’unico modo per “essere vicini” ai nostri familiari e amici è attraverso selfie o video chiamate.
Lino Banfi, però, dichiara di essere contrario a queste modalità. In particolare l’attore non è contrario alla tecnologia, come si potrebbe pensare, ma non riesce ad accettarsi vedendosi tramite uno schermo. Lo stesso, in un’intervista a Novella 2000, ha riferito: “Odiavo i selfie perché nelle foto venivo sempre troppo grasso, con il faccione” e continua: “L’isolamento domiciliare mi ha fatto scoprire le video chiamate con Skype e mi sembra ancora peggio!”
Da queste parole traspare la sua totale avversità verso il suo aspetto ma nonostante ciò anche Lino Banfi ha ceduto. Evidentemente il bisogno di vedere i propri figli è stato maggiore rispetto al non volersi vedere attraverso uno schermo. Infatti, riferendosi alle video chiamate, ha continuato: “Ma per fortuna esistono! Quando usciremo da questo momento farò selfie con chiunque. Prima quando mi avvicinavano, chiedevo sempre di fare le foto da lontano. Adesso penso a quando le persone torneranno ad abbracciarmi.”