Ansia da coronavirus? L’Ordine degli psicologi suggerisce una serie di regole per aiutare le persone a mantenere la calma. Le riporta sulla Stampa. Si tratta di un decalogo che ci aiuterà a tirar fuori il meglio di noi stessi. E forse a scoprire una vita più felice, malgrado tutto.
Lo stress si può gestire
Occorre adottare un atteggiamento costruttivo. Dobbiamo organizzarci restando sensibili ed aperti alle opportunità che la vita può offrire in ogni situazione, anche negativa come quella che stiamo vivendo a causa del virus. Ad esempio, la casa può essere vista come rifugio anziché come prigione e il tempo come ritrovato anziché perso.
I piccoli gesti sono belli
Ripetiamoli dando loro gusto e significato come di solito non facciamo. Il rito della colazione, la cura del nostro corpo, la lettura delle notizie dal tablet, dallo smartphone o dal pc. Ma anche la pausa caffè, il preparare i pasti, l’organizzare il tempo da dedicare ad un buon film o alla lettura di un libro. Queste attività riconquistano nuovi significati se li viviamo pienamente.
Accettarsi, respirare
Per liberarsi dal carico di emozioni negative di questi giorni dobbiamo riconoscerle oggettivamente. Di fronte a noi stessi dire: “Sì, è vero sono triste”, oppure: “Mi rendo conto di essere molto agitato”. Proviamo quindi a portare il peso di queste emozioni, lascinadole un po’ andare. Senza, cioè, pretendere di rimuoverle subito, risolverle, oppure nasconderle o metterle sotto stretto controllo. In poche parole: accettiamo noi stessi, volendoci bene così come siamo. Un consiglio pratico? Concentrarsi per 5-10 minuti su un respiro lento e regolare…
Aprirsi agli altri
Condividere preoccupazioni e paure è il modo migliore per affrontare i timori. Tenuto conto del forte stress causato dal timore del coronavirus è bene cercare di prendere la giusta distanza da ciò che ci angoscia per affrontare meglio le emozioni negative.
Dieta digitale e notizie sicure
Mai come in questo periodo può tornare utile una dieta digitale e prendersi un momento per riflettere sul valore che hanno per noi i social network. Essere bombardati di informazioni dalla mattina alla sera perché guardiamo sempre il cellulare, più che rassicurarci ci mette solo ansia. La rete e i social sono pieni anche di notizie false fatte circolar ad arte. Meglio consultare le fonti ufficiali ed evitare il passaparola. Aggiorniamo seriamente una o due volte al giorno sull’evolversi della situazione.
Lavoro da casa? Niente tuta né pigiama…
Per ora lavora da casa mentre prima andava in ufficio le cose cambiano parecchio. È importante organizzare la propria giornata. Separare il più possibile gli ambienti di lavoro da quelli casalinghi. Mantenere orari definiti. Niente è più deleterio di stare in tuta da ginnastica o in pigiama tutto il giorno. Smetterla di mangiare panini al volo e prediligere sempre un pasto sano ed equilibrato.
Attività fisica
Sì avete letto bene. Ma come si fa a farla, direte. Alcune strategie pratiche per mantenersi attivi durante la quarantena possono essere le seguenti. Alzarsi dalla sedia dove si lavora ogni 50 minuti, fare qualche movimento di stretching e dedicare mezz’ora ogni giorno a qualche esercizio a corpo libero. È bene infatti aumentare la frequenza cardiaca e attivarci fisicamente.
Creatività nelle relazioni
Possiamo fare un ottimo uso dei mezzi di comunicazione. Possiamo dedicare tempo per chiamare un amico ma anche per organizzare un aperitivo via Skype. Oppure passare del tempo con le persone con cui magari condividiamo la quarantena. Insomma la nostra creatività ci viene in soccorso.
Dialogo con i bambini
È importante spiegare ai bambini questo nostro particolare presente, senza mentire. Le bugie creano confusione e paura. Certamente le parole e i mezzi da usare devono essere adatti all’età del bambino. Quindi servono parole semplici, immagini, giochi, filmati appropriati. Tutte cose che possono aiutare i bambini a elaborare la situazione in base alle proprie capacità di comprensione.
Gli anziani hanno bisogno di noi
Gli anziani sono senza dubbio la categoria più a rischio per conseguenze nefaste che possono derivare dal coronavirus. Molti di loro si trovano ancor più soli e isolati di quanto avviene normalmente. Cerchiamo dunque di mantenere i contatti. Non solo per tirar su l’umore dei nostri nonni ma anche per aiutarli a non lasciarsi andare a tristezza, solitudine e apatia.