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Coppie e Liti

Bugo e Morgan, lite sui social: “Nano viziato e corrotto”

La lite tra Bugo e Morgan continua e si sposta sui social network. A colpi di tweet – il primo – e di post su Facebook – il secondo. La vicenda che ha visto coinvolti i due cantanti, quindi, non è finita con l’ormai leggendaria sfuriata a Sanremo 2020, che è costata a entrambi l’eliminazione dalla competizione. E non si è esaurita neanche con i commenti successivi, rilasciati alle più svariate testate giornalistiche. No: è ancora viva ed è costantemente alimentata anche ai tempi del Coronavirus, quando ci si aspetterebbe un passo indietro nei litigi per ritrovare, almeno nel campo delle relazioni, una certa serenità.

Bugo e Morgan: la lite continua sui social

Bugo e Morgan, però, di ritrovare la serenità perduta e ricucire così il loro rapporto sembrano non avere alcuna intenzione. «Una cosa di cui invece non mi stupisco più è l’idiozia di quelli che hanno le verdure nelle orecchie, vite misere, polli da social, i primi a vendersi per due soldi, cresciuti infami nani viziati corrotti senza un minimo di decenza zimbelli eterni del loro carnevale mentale. TRASH». È stato questo il lungo, e poco amichevole, messaggio che Bugo ha pubblicato sul suo profilo Twitter. E poi è arrivata la stoccata più mirata. «Un’altra cosa di cui non mi stupisco più è la mia BELLEZZA eheh questo lo dico per far innervosire i polli che parlano a me di UMILTÀ nani col monopattino figli di balconi decaduti», ha scritto. Inutile scervellarsi troppo: il «nano col monopattino» non può che essere Morgan.

bugo

La risposta di Morgan

Certo, se c’è una cosa che abbiamo imparato dalla lite tra Bugo e Morgan è che entrambi vogliono avere l’ultima parola. Inevitabile, quindi, la replica dell’ex frontman dei Blu Vertigo. «Bugo, io sono un nano alto 1,80 come la maggior parte delle persone al mondo. Dalla tua altezza riuscirai mai ad imparare a suonare almeno uno strumento musicale o sono troppo piccoli per te?», ha scritto. «Qui l’unico pollo è quello che non ha mica capito ancora perché la gente se lo ricorda. Non è per la sua innegabile bellezza e neanche per la sua incantevole visione musicale, tantomeno per la sua incompresa grandezza poetica, per quello purtroppo non se lo filerebbe ancora nessuno. Ma… le brutte intenzioni la maleducazione… quelle sì che pagano…», ha concluso.

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