Il Coronavirus ci ha costretti a casa e questo ha destabilizzato molte coppie che prima si limitavano a passare poche ore insieme. Il lavoro, lo sport e le altre attività quotidiane rendevano la vita di coppia più facile soprattutto considerando lo spazio ristretto degli appartamenti.
I rapporti interpersonali durante il Coronavirus
Il tempo che prima passavamo con il nostro partner, in quei sporadici momenti magici, oggi ci sembrano poco interessanti. Dalla disponibilità di tempo alla quarantena passiamo molto tempo con il nostro partner, motivo per cui non mancano le possibilità infinite di litigare. Questo ha portato le coppie a ridefinire gli spazi in comune, risolvere vecchi rancori, l’impossibilità di svagarsi con gite fuori porta o visite agli amici porta la coppia ad aumentare lo stress abituale.
Ci si svaga come possibile, sistemare la libreria, scaricare ogni serie possibile, dedicarsi al restauro e fare piccoli lavori di casa. Ma il problema non è stare tanto tempo insieme ma cercare di convivere pacificamente in spazi ridotti che non facilitano i momenti di intimità. Le tre aree della coppia si dissolvono momentaneamente. Nell’area di piena condivisione, dove la coppia è unita da interessi comuni, scompare completamente. L’area di compromesso, imputata per quei conflitti che richiedono uno sforzo di adattamento da ambo le parti, si acutizza. L’area di non condivisione,invece, viene rappresentata dalle aree personali e dalle abitudini che ciascuno vive per conto suo, è diffucile da trovare.
Non ci s0no solo litigi ma, nonostante il periodo di convivenza forzata, le coppie dovrebbero consolidare la loro relazione per far fronte alle possibili difficoltà future. Condividere questo momento di paura riesce ad avvicinare emotivamente e a impegnarsi nel dedicarsi all’altro.