Amici%2C+Loredana+Bert%C3%A8+perde+la+pazienza%3A+%26%238220%3BNon+ho+chiesto+di+essere+me%26%238221%3B
velvetgossipit
/2020/03/07/amici-loredana-berte-perde-la-pazienza-non-ho-chiesto-di-essere-me/amp/

Amici, Loredana Bertè perde la pazienza: “Non ho chiesto di essere me”

Ormai è risaputo: durante i serali di Amici prima o poi Loredana Bertè se la prenderà con qualcuno. La donna, giudice della trasmissione, non si tira mai indietro quando deve comunicare la sua opinione e spesso i suoi modi non sono propriamente carini.

Ieri sera è andato in onda il secondo serale di Amici. L’atmosfera era davvero surreale a causa della mancanza del pubblico: mai come questo venerdì si è sentita la mancanza del calore dei fan. Le misure precauzionali prese per il Coronavirus stanno infatti toccando anche le trasmissioni televisive, ricordiamo che la Corrida è stata rimandata sempre a causa della mancanza del pubblico.

Nonostante le varie difficoltà del serale la Bertè non ha potuto fare a meno di perdere la pazienza e commentare l’esibizione di Gaia Gozzi in modo aspro. Ecco cosa è accaduto.

Loredana Bertè: “Non ho mai chiesto di fare me”

Durante lo scorso serale di Amici Loredana aveva affidato a Gaia un compito: cantare “Ragazzo mio“, una sua famosissima  canzone. La cantante tuttavia non aveva dato carta bianca alla concorrente del programma, ma indicazioni ben precise su come eseguire un brano di questa portata. Ieri sera la giovane si è esibita portando proprio questo pezzo ma è stata stroncata dalla Bertè. Queste sono state le sue parole:

“Lei ha sbagliato a dire che deve essere me. Non ho mai chiesto di fare Loredana Bertè. Dovevi farlo alla tua maniera, rispettando metrica e tempo.”

Inizialmente la Gozzi è rimasta in silenzio, poi è riuscita a dire la sua, anche grazie all’intervento di pronta difesa di Gabry Ponte. Ecco cosa ha detto la ragazza:

“Ti chiedo si capire il mio punto di vista. Per me fare un pezzo con le stesse caratteristiche che fai tu, per me non è troppo corretto. Credo che quando una persona ascolti un pezzo e cerchi di riprodurlo a modo suo deve sentirsi libero. La divisione ritmica è molto distante da come la faccio io.”

 

Exit mobile version