Coronavirus: cosa sta succedendo? Perché solo scuole e università chiuse? Ecco cosa dice il decreto
“Nessun allarmismo, solo prevenzione” è il messaggio con cui il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha scelto di comunicare la sospensione delle attività didattiche. “Una decisione difficile“, ha poi sottolineato la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. L’ultimo decreto emanato, dunque, ha interrotto, almeno fino al 15 marzo, l’attività scolastica e universitaria. Ma perché gli uffici restano aperti? Come bisogna comportarsi con i propri figli? Queste sono le domande che si pongono genitori, zii e nonni. Cerchiamo di fare luce e capire cosa fare.
Uffici aperti, perché?
Scuole chiuse sì, ma sono vietate anche altre attività. Nel decreto si legge che: “sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnistica o congressuale; sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera; sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano”.
Dunque non solo scuole e università, sono molteplici le attività sospese e/o limitate; è necessario quindi documentarsi, cerca di seguire le direttive e aspettarsi che possano essere presi ulteriori provvedimenti. Il Consiglio dei Ministri potrebbe riunirsi ancora e attivare misure estreme, nel caso in cui la situazione epidemiologica non dovesse rientrare, ma continuare ad espandersi.