Massimo Ciavarro avete visto dove vive l’attore e di cosa si occupa oggi?
Ai microfoni di Vieni da me Massimo Ciavarro ha raccontato la genesi del primo incontro con Eleonora Giorgi, avvenuto proprio sul set di “Sapore di mare 2 – Un anno dopo”, quando lui era reduce dai fotoromanzi di “Grand Hotel”, storico settimanale in edicola da oltre 70 anni, mentre Eleonora Giorgi era un astro nascente del cinema: sul set fu subito colpo di fulmine.
“Ho conosciuto Eleonora con il film Sapore di mare 2 – ha spiegato Massimo Ciavarro -. Lei è stata mia moglie per 12 anni e, a dire la verità, non credo sia poi così tanto dal mio punto di vista. Ma lei è la madre di mio figlio Paolo e la nostra separazione è stata molto dolorosa. Dolorosa perché comunque avevamo fatto tanto insieme, debbo dire che ci ho messo del tempo per riprendermi. Sono stato parecchio male. La vita però va avanti, grazie al cielo non abbiamo nessun tipo di conflittualità”.
Al che Caterina Balivo ha cercato di sondare i motivi che hanno portato i due attori a dirsi addio. Massimo Ciavarro non ha avuto difficoltà ad ammettere che sciogliere quel rapporto è stato difficile, ma Eleonora Giorgi aveva i suoi motivi per farlo: “Lei aveva anche le sue buone ragioni – ha detto -. Un uomo spesso finisce per adagiarsi nelle storie, invece la donna vuole dimostrazioni di affetto, gesti continui. Cose che io non esprimevo con i fatti. Cercavo di fare qualcosa, evidentemente non riuscendo a fare abbastanza. Però tutto quello che alla fine procura un danno o una sofferenza, finisce per farti crescere”.
Anche con il figlio Paolo l’attore ha un ottimo rapporto. I due, come noto, hanno lavorato insieme in coppia come “padre-figlio” per Pechino Express, e oggi, il ragazzo lavora ad Amici e Forum: “Abbiamo fatto l’avventura di Pechino Express insieme ed è stata la più bella della mia vita, in assoluto. È stata un’esperienza che ci ha dato qualcosa in più, nonostante abbiamo sempre avuto un legame fortissimo. Siamo arrivati quasi alla fine, alla penultima puntata e abbiamo litigato solo una volta. Un giorno, guardandomi negli occhi, mi disse di volermi bene e io stemperai un po’ l’atmosfera, ma avrei dovuto rispondergli allo stesso modo. Glielo posso dire oggi: ‘Paolo, figlio mio, ti amo!