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Chicche di Velvet

Macchina della verità: come funziona e quanto è attendibile

Alcune trasmissioni televisive (specie quelle condotto da Barbara D’Urso) si sono servite di un potente mezzo per verificare l’autenticità di certe affermazioni: la macchina della verità. Lo strumento che testa la veridicità o la falsità di certe dichiarazioni viene dall’Alabama. In particolar modo nelle ultime settimane, l’abbiamo vista utilizzare dal criminologo e investigatore privato Ezio Denti. Nel corso di diverse puntate di Live-non è la D’Urso e di Domenica Live, si sono sottoposti al giudizio  del test diversi personaggio provenienti dal mondo dello showbiz.

Eva Henger, Nina Moric, Vittorio Cecchi Gori, la Marchesa d’Aragona, Paola Caruso e Pietro delle Piane. Sono alcuni dei personaggi che si sono sottoposti alla macchina della verità.  

Come funziona la macchina della verità

La macchina della verità di base è utilizzata per smascherare i criminali. Ma negli ultimi anni Barbara D’Urso ha voluto inserire il sofisticato strumento nelle sue trasmissioni; per verificare la sincerità di alcuni vip che volontariamente hanno scelto di sottoporsi al test. La macchina della verità o poligrafo è un apparecchio che misura alcuni dati fisiologici di una persona sottoponendola ad alcune domande. Il soggetto, collegato ad aghi scriventi, riceve la trascrizione su carta deii risultati degli strumenti di misurazione, sotto forma di tracciati paralleli. I dati in questione sono indicatori dello stato di ansia, e sono più precisamente i seguenti: la respirazione toracica e addominale, la sudorazione, il sistema cardiovascolare e la pressione sanguigna. Il soggetto si ritiene bugiardo, quando in genere si riscontrano alterazioni in almeno due parametri del poligrafo.

L’affidabilità del test

Ezio Denti, che ha partecipato in qualità di criminologo esperto in diversi programmi quali Quarto Grado, Matrix, Chi l’ha Visto, La Vita in Diretta ed è impegnato come consulente della difesa nel processo per l’omicidio di Yara Gambirasio, ha parlato dell’affidabilità del teste. Seppur esso non sia scientificamente approvabile in quanto non oggettivo, lo strumento pare abbia una valenza pari al 94% di affidabilità. Tuttavia benché la macchina della verità venga utilizzata dalla polizia da nazioni come Usa, India e Israele, non esistono prove scientifiche sulla capacità del test di provare incontrovertibilmente chi mente in modo consapevole. Per questo motivo, negli Stati Uniti viene utilizzata dagli inquirenti ma non è considerata una prova decisiva in un processo.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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