Sabrina Salerno confessa: «Avevo un debole per Anna Oxa»
Reduce dal Festival di Sanremo 2020 Sabrina Salerno ha rilasciato un’intervista molto sincera al settimanale Chi, in cui ha parlato della sua esperienza e delle sue opinioni su questa kermesse. Quand’era piccola, racconta Sabrina, viveva a due passi dall’Ariston: «Facevo di tutto per imbucarmi alle prove», e poi aggiunge: «Appena la sicurezza si voltava mi intrufolavo dalle uscite di emergenza per ascoltare le canzoni in anteprima e chiedere gli autografi ai cantanti».
A guardarsi indietro è un salto di carriera emozionante, che se solo quella giovanissima Sabrina Salerno lo avesse saputo anni fa, magari neanche ci avrebbe creduto.
«Avevo un debole per Alice e Anna Oxa»
La prima apparizione sul palco risale al 1991, quando la Salerno cantò insieme alla collega Jo Squillo il tormentone “Siamo donne”. Quasi 30 anni dopo, invece, Sabrina è tornata all’Ariston come presentatrice, e a conti fatti ha racconta le sue opinioni sulla kermesse più famosa d’Italia al settimanale Chi. I suoi artisti in gara preferiti?
«Avevo un debole per Alice e Anna Oxa – ammette la showgirl – Due donne che, in un certo modo, hanno segnato la mia esistenza».
Sabrina non risparmia neanche un commento amaro sull’incredibile attualità della canzone con cui gareggiò a Sanremo nel lontano 1991: «Ai tempi avevo vent’anni e la paura era molta. Eravamo in due, c’erano tante aspettative e gareggiavamo con un brano che, sulla carta, sembrava piuttosto banale». Tutt’altro che banale, considerata l’attualità del brano anche nel 2020: «È davvero triste, ma è ancor più triste far finta che non sia così: quel “Siamo donne oltre le gambe c’è di più”, oggi grida ancora e più di allora».