
Detta così potrebbe sembrare una storia assurda; in realtà è il caso di Tomasz, ha 27 anni ma fisicamente ne dimostra 12 anni. Si tratta di una rara malattia, che colpisce pochissime persone al mondo. La sua è una vita complicata: viene costantemente giudicato e soprattutto accusato di portare con sé dei documenti falsi.
Una vita difficile
Tomasz Nadolski è un ragazzo di 27 anni sebbene il suo aspetto dica tutt’altro. Non a caso quando guida e mostra la carta d’identità viene puntualmente accusato di avere un documento falso. Tutta colpa di una malattia rara che ha bloccato la sua crescita fisica e che lo costringe a vivere ogni giorno nel corpo di un dodicenne. La sua sindrome provoca infatti problemi a reni e sistema cardiovascolare, impedendo all’organismo di sintetizzare le molecole lipidiche.
Come se non bastasse, Tomasz deve passare fino a 20 ore al giorno attaccato alla flebo e assumere un medicinale che costa 190 mila euro l’anno. In questo caso è stato fortunato: il produttore ha deciso di aiutarlo e fornirglielo gratuitamente. Il rapporto con i genitori, invece, si è inspiegabilmente dissaldato: “Mi sento solo e mi manca il sostegno della mia famiglia e così è stato per molti anni. La malattia ha distrutto la nostra relazione familiare”, ha dichiarato al Daily Mail.
I suoi disagi sono cominciati a soli 7 anni, quando si sono cominciati a verificare i primi sintomi: vomitava dopo ogni pasto ed era afflitto da fitte dolorose a mani e piedi, eppure i medici non capivano quale potesse essere la causa. Qualcuno ha avanzato l’ipotesi del disturbo mentale, altri l’hanno invitato a mangiare di più facendo attenzione all’assunzione delle sostanze nutritive fondamentali per la crescita.