
Lo hanno chiamato “serpente pene”, il particolarissimo esemplare di rettile ritrovato in Brasile. Si tratta di un particolare rettile la cui forma ricorda l’organo genitale maschile.
La natura, si sa, a volte fa strani scherzi e nel mondo animale la molteplicità di forme in cui può manifestarsi è davvero sorprendente. Le specie degli animali sono stimate in almeno due milioni dagli scienziati ed ogni anno ne vengono scoperte di nuove, con una media di ventimila l’anno.
Tra le specie più strane, esiste un serpente davvero particolare, il cui nome scientifico è Atretochoana eiselti, più comunemente noto come Penish Snake, ossia serpente pene, per la sua incredibile somiglianza con l’organo genitale maschile.
Nel 2011 sono stati ritrovati altri rettili della stessa specie, sempre in Brasile, nei fondali del fiume Madeira, nello stato settentrionale Rondônia. A fare la scoperta alcuni ingegneri che lavoravano a un progetto di impianto idroelettrico per una diga.
I recenti esemplari di “serpente-pene”
Sei di questi straordinari rettili sottoposti a studi scientifici si rivelarono privi di occhi e dunque ciechi e questa caratteristica ne rendeva difficile la classificazione esatta.
Nonostante sembrino serpenti, non sono rettili, ma sono più strettamente correlati alle salamandre o alle rane. Pensiamo che l’animale respiri attraverso la pelle e si nutra probabilmente di piccoli pesci e vermi, ma non c’è ancora nulla di provato. L’Amazzonia è una scatola piena di sorprese, quando si tratta di rettili e anfibi. Ce ne sono ancora molti altri da scoprire.
Un esemplare è stato ritrovato anche in Italia, a Brindisi, nel 2014, da un contadino, Alberico Scazzeri, che, spaventato dalla strana forma del rettile, aveva subito chiamato le guardie zoofile che avevano provveduto a trasferirlo presso uno zoo locale per farlo studiato da esperti paleontologi. Secondo gli studi il rettile non possiede ghiandole velenifere. Questo vuol dire che il suo morso non può essere letale, ma la sua forza stritolatrice rimane molto pericolosa.