Ospiti della seconda serata del Festival di Sanremo i Ricchi e Poveri. Dopo quarant’anni, i quattro sono tornati sul palco dell’Artiston con una inedita reunion facendo scatenare il pubblico sulle note dei loro brani più famosi. Ma sui social i fan hanno notano qualcosa di strano.
Sanremo 2020, i Ricchi e Poveri deludono i fan
Seconda reunion per il Festival di Sanremo: dopo Al Bano e Romina è toccato ad un altro gruppo storico, i Ricchi e Poveri, che si sono esibiti in un medley dei loro brani più famosi: da “La prima cosa bella” a “Sarà perché ti amo” i quattro hanno messo da parte liti ed incomprensioni per dar vita ad uno spettacolo davvero coinvolgente.
“Eravamo un gruppo di ragazzotti, poi la vita ci ha separato. Ma ora siamo qui, siamo partiti in quattro, e stiamo tornando in quattro”, hanno detto nelle ore che hanno preceduto l’esibizione sanremese. Sul palco dell’Ariston, infatti, sono saliti tutti i componenti della formazione originale: Franco Gatti, Angelo Sotgiu, Angela Brambati e Marina Occhiena.
Sanremo 2020, pioggia di critiche per i Ricchi e Poveri: “Playback spudorato”
La loro esibizione, però, ha diviso il pubblico: ai nostalgici si sono contrapposti coloro che hanno criticato la scelta di non cantare con voce dal vivo per la maggior parte dell’esibizione, dando così vita ad una serie di commenti divertenti sui social: “Quarant’anni di attesa per cantare in playback”, ha scritto un utente.
“Ricchi e poveri all’Eurovision: ho un sogno”, “La Reunion degli ABBA italiani”, “Precisiamo che semmai gli Abba sono i Ricchi e Poveri svedesi, non il contrario”: sono solo alcuni dei commenti apparsi su Twitter durante la performance del quartetto.
“I Ricchi e Poveri nella formazione completa dopo anni e anni perché cantano in playback? Dai!”; “Playback spudorato“. Anche se, in realtà, il gruppo non ha cantato integralmente in playback, ma hanno alternato momenti live ad altri registrati.