Rita Pavone è una delle cantanti che ha contribuito a fare della musica italiana un vero e proprio emblema internazionale. La sua irrefrenabile verve artistica ha rapito il pubblico fin dall’inizio. L’artista, da sempre soprannominata “pel di carota”, è attualmente una delle cantanti che concorre verso la vittoria della palma d’oro del festival di Sanremo 2020.
Rita Pavone ha già ottenuto un ottimo risultato portando sul palco dell’Ariston la canzone dal titolo ‘Niente (Resilienza 74). Un testo che mette l’interlocutore nella posizione di riflettere ma raccontato da una musicalità piena di energia; non proprio rock e quindi perfettamente in sintonia con l’anima della stessa artista. Il brano scritto dal figlio di Rita Pavone, il compositore George Merk è stato in parte artefice della prima standing ovation della serata di Rai 1. Conosciamolo meglio.
George Merk [FOTO]
74 sono gli anni di Rita Pavone e 74 è l’anno di nascita del figlio nonché autore del brano scritto per partecipare alla 70ª edizione del festival di Sanremo. George Merk è figlio d’arte, nato dalla lunga e appassionata relazione fra Rita Pavone e Teddy Reno. Nasce a Lugano il 19 Maggio del 1974 e a vent’anni decide che la sua vita sarà immersa fra testi, arrangiamenti e stesura di musiche.
Il cantautore svizzero ma dalle solidi radici italiane ha un repertorio artistico molto interessante. Le esperienze fra i maggiori festival e Open Air della propria terra natale lo hanno portato in Italia presentando i suoi nuovi brani contenuti in ‘X’; un’opera che ha ricevuto un’ottima accoglienza da parte della critica italiana. George si ispira a Noel Gallagher basandosi su una musica tipicamente inglese. Nel testo musicale scritto per la madre nonché una delle preferite tra i cantanti della vasta kermesse sanremese, è presente il suo stile ricco di contaminazioni musicali. George e Rita Pavone si somigliano moltissimo.
Lo sguardo sembra il riflesso perfetto di entrambi, ma non solo. La passione e lo spirito artistico verso la musica li unisce perfettamente; tant’è che il risultato è oggi esploso sul palco dell’Ariston con la potente canzone dal titolo ‘Niente (Resilienza 74)’.