Chicche di Velvet

Sanremo 2020: le gaffe più clamorose della storia del Festival

Ormai è cosa nota: non è Sanremo senza almeno una polemica che anticipa il Festival. Ed anche questo anno, a pochi giorni dall’inizio ci ha pensato lo stesso conduttore, Amadeus, che ha dovuto affrontare lo tsunami di polemiche generato prima dalle sue parole su Francesca Sofia Novello, ritenute inopportune e di stampo sessista, poi per la vicenda Junior Cally. Nel corso degli anni, ci sono stati altri momenti imbarazzanti che hanno segnato la storia della competizione canora, ecco le gaffe più clamorose della storia del Festival.

  • Partiamo proprio dalla gaffe più recente: quella di Francesca Sofia Novello, che, durante la conferenza stampa, ha sbagliato il nome del vincitore dello scorso anno. “Il vincitore di Sanremo 2019 è Mohamed“, confondendo, l’ormai famosissimo cantante Mahmood, che ci ha fatti cantare e ballare per tutto il 2019 con il singolo “Soldi”.

  • Rimane una delle gaffe più famose del Festival, quella che ha come protagonista Pippo Baudo e Sharon Stone: nel 2002 la Stone è ospite del Festival e durante l’intervista, l’attrice parla del suo amore per il figlio adottivo Roan. Dimenticando di tutto ciò Pippo Baudo, le domanda: “A chi somiglia?“. A smorzare l’imbarazzo ci ha pensato l’attrice, che ha dichiarato: “Assomiglia nel volto a me e nel corpo al papà

  • È il 2018 quando Claudio Baglioni confonde il titolo della canzone di Ultimo ed annuncia Il ballo delle apparenze. In realtà quello corretto è Il ballo delle incertezze.
  • Il 2010 è caratterizzato tutto dai doppi sensi di Antonella Clerici, tra questi, l’indimenticabile “Adesso io la do!“, annuncia la conduttrice per lanciare la pubblicità.

  • Nel 2015 Arisa, dopo aver sbagliato a leggere il gobbo, racconta a Carlo Conti di essere sotto “anestetico”. In realtà si tratta di un antidolorifico datole da un medico per il dolore alla gamba, che la confonde ma la fa stare meglio: “Anzi, lo consiglio a tutti!” esclama, scatenando l’ilarità del conduttore e della platea.
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