Chicche di Velvet

Gerry Scotti e il passato da politico, svelate le cifre del vitalizio

Attore, speaker radiofonico, ma soprattutto conduttore: Gerry Scotti è il signore del quiz di Canale 5; non tutti sanno, però, che in passato si è dedicato alla politica, esperienza della quale non parla molto volentieri. Grazie alle cariche rivestite, Gerry ha maturato il cosiddetto vitalizio. Ecco intorno a quanto si aggirerebbe la cifra.

Gerry Scotti e passato in politica, gli incarichi

Nato come Virginio Scotti nel 1956, Gerry Scotti è diventato uno dei conduttori più amati dal pubblico italiano; nel suo lunghissimo curriculum ci sono Deejay Television, Passaparola, Chi vuole essere milionario?, Paperissima, La Corrida, Chi ha incastrato lo zio Gerry?, La stangata, The Money Drop, Caduta Libera, The Wall, Conto alla Rovescia e tantissimi altri.

Non tutti sanno, però, che Gerry Scotti ha avuto anche un passato come politico: tra il 1987 e il 1992, infatti, Gerry Scotti è stato onorevole presso la Camera dei Deputati per il Partito Socialista Italiano. I  suoi incarichi in quella legislatura (la decima dell’Italia repubblicana) andarono dalla commissione Difesa a quella per l’Istruzione. Inoltre, fece parte anche della “Commissione parlamentare d’inchiesta sulla condizione giovanile“.

Gerry Scotti, le cifre del vitalizio

Da quegli incarichi, Gerry percepisce il cosiddetto vitalizio, la retribuzione mensile che spetta a chiunque abbia lavorato all’interno del parlamento. La cifra si aggirerebbe intorno ai 1400 euro, cifra a cui Gerry avrebbe provato più volte a rinunciare, rivolgendosi anche all’ex presidente del consiglio: “Renzi? Con lui abbiamo ‘in sospeso’ una vecchia storia, quella della pensione – ha raccontato Scotti -. Ha detto che ci pensava lui. Lui disse ‘Ci penso io, stai sereno!’ Poi è sparito, adesso non so più a chi telefonare”.

Gerry, però, si è dimostrato ancora una volta un uomo dal cuore d’oro, decidendo di devolvere il suo vitalizio in beneficenza: “Dato che ho versato i contributi avrò diritto a percepire a 65 anni una pensione come ex parlamentare di 2.300 euro al mese. Dal momento che ritengo di non aver fatto in quel ruolo tutto il mio dovere, ho deciso unilateralmente di devolvere quei soldi alle famiglie dei caduti nell’adempimento del proprio dovere, delle forze dell’ordine, insomma, di tutti quelli che per lo Stato, la Repubblica, hanno immolato la propria vita”. 

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