Bambino pianista suona a 14 anni: Matteo il prodigio
Matteo Pomposelli è uno di quegli enfant prodige che tutti noi vorremmo essere. Il ragazzo suona il pianoforte da quando ha sei anni e ora che ne ha quattordici è pronto a salire sui palchi per incantare le platee. Romano e romanista, vive con la numerosa famiglia sull’Appia Nuova, precisamente a Quarto Miglio.
La sua è una passione vera, pura, su cui lavora da anni con grande maturità:
Per me la musica classica è pura emozione. E quando vedo che le persone si emozionano mentre suono, ecco, quella è la mia personale felicità. All’inizio facevo tanti sport – racconta al Messaggero – Calcio, nuoto, tennis, e anche lezioni di piano. Ad un certo punto ho dovuto scegliere, erano troppe attività. Non ho avuto dubbi: ho scelto la musica. Ascolto e studio solo classica, in fondo, le emozioni più profonde riesce a darle solo questa musica. Al momento, le contaminazioni con il rock e il pop non mi interessano, quanto alle colonne sonore dei film mi piacciono, ma solo quelle legate a compositori classici.
Il piccolo Matteo non ha paura dell’impegno e delle numerose ore di studio che essere un musicista comporta:
La musica è un impegno certo, ma va bene così, non mi stanco, non ho nessun rimpianto, rifarei tutto da capo. Penso che se vuoi fare bene una cosa, serve dedizione, tempo, lavoro serio. Quella del musicista è una professione.
Venti concerti all’attivo, fra cui la Sala Baldini di Roma, la Carnegie Hall di New York e il Teatro Argentina. Nel 2017, a Milano, fu anche annunciato da Vittorio Sgarbi come un “anziano pianista di dodici anni, oramai pieno di esperienza, che ha vinto numerosi concorsi“. Matteo è stato anche ospite nel programma Prodigi della Rai, ma questo e i suoi riconoscimenti sembrano essere solo l’inizio, per chi ha letteralmente tutta la vita davanti.