Sanremo 2020, Amadeus: “Ho detto no alla giuria d’onore, cambiano le modalità di voto”
Il 4 febbraio al Teatro Ariston di Sanremo verrà finalmente dato il via alla settantesima edizione del Festival della canzone italiana. La conduzione è nelle mani di Amadeus, affiancato da una schiera di meravigliose donne.
Dieci per la precisione, da Diletta Leotta ad Antonella Clerici, donne diverse e uniche, tutte presenti alla conferenza di presentazione.
Grandi novità annunciate durante la conferenza stampa
Proprio oggi si è tenuta la conferenza stampa all’Ariston in cui sono stati presentati i temi, gli ospiti e le sorprese previste per l’edizione 2020.
I giornalisti presenti hanno affrontato diverse polemiche che in questi giorni hanno incuriosito lettori e ascoltatori. Prima di tutte, la domanda sulla presenza di Rula Jebreal al Festival, tanto discussa per aver attirato le ire di Giorgia Meloni.
La giornalista e scrittrice palestinese sarà presente al Festival con un monologo sulle donne. “Cercavo una giornalista internazionale che potesse parlare di donne. Non c’è nessuna appartenenza politica“, risponde Amadeus.
Cambia la modalità di voto
L’edizione dell’anno scorso ha suscitato moltissime polemiche, soprattutto riguardo al peso del voto della giuria di qualità nella combinazione dei verdetti finali.
Pare infatti che il televoto avesse scelto Utimo come vincitore, ma la giuria d’onore e i giornalisti della sala stampa non erano d’accordo. Infatti, il loro voto ha inaspettatamente ribaltato le percentuali, rendendo Mahmood vincitore della sessantanovesima edizione.
Quest’anno però le modalità sono cambiate. Amadeus ha annunciato che martedì 4 e mercoledì 5 febbraio voterà solo la giuria demoscopica, composta da 300 persone di abituali fruitori di musica; giovedì 6 si potrà esprimere unicamente l’orchestra e venerdì 7 a parlare saranno i giornalisti.
L’ultima sera, quella decisiva, il giudizio finale sarà perfettamente equilibrato. Il vincitore avrà ottenuto un punteggio dovuto per il 33% ai giornalisti della sala stampa, per il 33% alla giuria demoscopica e per l’ultimo 34% al voto del pubblico da casa.
La giuria di qualità è esclusa a priori. Amadeus è stato chiaro e conciso nell’affermare durante la conferenza che non crede assolutamente sia necessaria un’ulteriore giuria.