Leo Gassmann è un ragazzo di 21 anni che non ha mai nascosto la fortuna di esser figlio di due grandi artisti come Alessandro Gassmann e Sabrina Knaflitz. Nonostante la sua giovane età, Leo ha comunque dimostrato quanta maturità possiede nel percorrere la giusta gavetta; la strada che lo porterà sempre più intensamente a vivere il mondo della musica.
Devozione e studio sono gli “ingredienti” fondamentali che lo hanno portato prima di ogni cosa nel sentirsi pronto per varcare la soglia del noto talent show di “X Factor”. L’esperienza televisiva ha dato modo alla sua voce e alla sua musica di entrare nelle case degli italiani e dimostrare il proprio talento.
Oggi, per il giovane cantante romano il countdown è iniziato. Dopo esser stato selezionato fra gli 800 candidati per “Sanremo Giovani”, presto Leo salirà sul palco più ambito della musica italiana. Con il brano “Vai bene così” Leo Gassmann concorrerà nella gara musicale durante la 70ª edizione del Festival di Sanremo per la categoria “Nuove proposte”.
Leo Gassmann a Sanremo
Il brano “Vai bene così” è un testo che invita ad accettare i propri fallimenti. Il giovane cantautore l’ha scritta dopo aver vissuto personalmente una serie di delusioni che lo hanno portato poi a riflettere e metabolizzare.
In una recente intervista rilasciata al settimanale “Chi”, Leo Gassmann spiega quanto fondamentale sia il suo privato per comporre un testo che possa poi aiutare chi lo ascolterà.
«Dentro c’è tutto quello che avrei voluto sentirmi dire in quei momenti. Spero con tutto il cuore, che queste parole possono esser d’aiuto a chi, magari, sta vivendo la stessa situazione che ho vissuto io. Dobbiamo imparare che la vera sconfitta non è cadere, chiedere scusa e ripartire, ma l’ossessione della vittoria».
Nella piacevole intervista rilasciata al settimanale “Chi”, il ragazzo confida quanto quell’arte che ha respirato fin dalla nascita lo abbia portato ad amare molto il palcoscenico.
«La recitazione è nel Dna della nostra famiglia e sarei bugiardo se non dicessi che, quando sono sul palco sento qualcosa dentro anche io. Ma ho sempre preferito ascoltare il mio cuore. […] E oggi, batte solo per la musica».
