Detto da loro

Daniele Bossari confessa: “Stavo per morire a causa di…”

Daniele Bossari è tornato in televisione: il 1° gennaio, su DMAX (canale 52 del digitale terrestre), è andata in onda la prima puntata de Il Boss del Paranormal, da lui condotta. Si tratta di una trasmissione nella quale il presentatore avrà il compito di guidare i telespettatori alla scoperta dell’universo del paranormale – a lui molto caro, come ha già dimostrato quando si trovava alla guida di Mistero su Rai Uno – e di aiutarli a distinguere tra bufale e realtà. «Sono successe alcune coincidenze che mi hanno portato a vivere un’esperienza fortissima e indimenticabile», ha raccontato il conduttore riferendosi a un’esperienza paranormale che lo ha convolto durante un viaggio a Bali, in Indonesia. È da lì che è nata la sua passione per questa particolare tematica.

Daniele Bossari a rischio morte a causa della celiachia

Insomma: con l’inizio di questo nuovo programma, Daniele Bossari ha riportato in grande auge il suo nome. Il vincitore della terza edizione del Grande Fratello Vip ha così deciso di rilasciare un’intervista al settimanale Nuovo nella quale, tra le altre cose, ha anche parlato di un problema che lo ha segnato fin da piccolo. Un problema reale, non paranormale: la celiachia. Il conduttore ne soffre da quando è bambino e, a causa di essa, ha avuto un’infanzia davvero difficile. «Da piccolissimo ho rischiato di morire a causa della celiachia. Non mangiavo e stavo male. Quell’esperienza mi ha segnato», ha raccontato. Fu grazie all’intuizione di un medico dell’ospedale Gaslini di Genova che l’uomo è riuscito a scoprire di cosa si trattasse e a sopravvivere, adottando le giuste precauzioni.

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Un problema preso poco in considerazione

Del problema derivante dalla celiachia, Daniele Bossari aveva già parlato la scorsa primavera durante una intervista rilasciata a Vanity Fair. Sottolineando come spesso e volentieri questa allergia venga presa sottogamba. «Anche nella ristorazione, dove si muovono i professionisti, talvolta c’è una mancanza di sensibilità», aveva raccontato. «Alcuni non sono abbastanza attenti anche alla contaminazione dei cibi in cucina. Talvolta devo sottolineare la possibilità di finire all’ospedale per ottenere un occhio di riguardo».

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