I Booda dopo XFactor: “La nostra creatività è legata al disagio”
I Booda sono il trio romano che si è classificato secondo a XFactor, composto da Federica Buda, Martina Bertini e Alessio Sbarzella. Voce, basso e batteria per un impressionante resa, non solo musicale, ma anche sul palco. La loro energia è infatti trascinante e ha sempre messo d’accordo tutti i giudici con il loro mix di musica black, influenze soul, inserti elettronici e groove funk.
Battuti da Sofia Tornambene, i Booda sono stati seguiti sul podio dalla Sierra, loro compagni di team nella squadra di Samuel, e da Davide Rossi. Il loro affiatamento è un qualcosa di eccezionale, soprattutto perché non è il frutto di un lavoro e di una sinergia creata negli anni, come ha rivelato Martina Bertini:
Ci siamo formati come band soltanto pochi mesi fa, ma il pubblico non si è accorto di questo passaggio repentino perché prima di far parte dei Booda abbiamo partecipato a moltissimi progetti sia live sia in studio. Quando ci siamo incontrati abbiamo avuto fin da subito un’idea chiara del nostro futuro percorso musicale.
Booda: “Suoniamo ore e ore finchè non raggiungiamo una quadra”
Evidentemente, il loro modo di lavorare era però destinato ad allinearsi, permettendogli di creare nuovi pezzi in maniera complementare, come spiega il batterista Alessio Sbarzella:
I nostri pezzi nascono tutti allo stesso modo: ci chiudiamo in sala, partiamo da un’idea che può essere una traccia al pc, un giro di basso o una linea vocale e la sviluppiamo suonandoci sopra per ore e ore, fino a quando non raggiungiamo una quadra. Si tratta di un lavoro a tre teste, ma è anche un lavoro di ‘cuore’: vogliamo realizzare pezzi che ci piacerebbe non solo suonare, ma anche ascoltare come semplici utenti.
Da dove viene, però, la loro creatività? La canzone Elefante, inedito con il quale si sono giocati tutti a XFactor, è un brano wild e jungle, che forse nasconde l’ispirazione della loro città di origine, Roma. Che oltre a essere la città più bella al mondo, è anche una delle più complicate:
La capitale è una città ricchissima di progetti musicali. La ragione di questa creatività, sempre più forte, credo sia ricollegabile al disagio. Roma è senza dubbio bellissima, ma anche ricca di problemi. Questa complessità funge da stimolo per artisti e, in genere, per persone creative.