La conclusione di XFactor, avvenuta questo passato giovedì, ha visto scontrarsi Sofia Tornambene, la Sierra, i Booda e Davide Rossi. Solo Mara, regina delle scorse edizioni, era rimasta senza concorrenti, godendosi però la finale senza stress a differenza dei suoi colleghi. La vittoria è stata conquistata da Sofia, giovanissima sedicenne e punta di diamante della squadra di Sfera Ebbasta.
Il giudice fin dall’inizio è stato bersaglio di critiche: infantile, inesperto, fuori luogo, addirittura una “brutta copia di Fedez”. Il percorso non è stato facile per il rapper, che aveva contro un pubblico decisamente scettico e diffidente. Sfera è stato il primo a perdere una concorrente, nel primissimo live, ma si è riscattato vincendo l’edizione 2019, battendo i suoi concorrenti più esperti e adulti. Nonostante tutte le difficoltà, Sfera è contento del percorso, come ha confidato a Vanity Fair:
Nonostante le critiche, e ce ne sono state, mi guardo indietro e penso che, fino a tre anni fa, nessuno sapeva chi fossi, e ora mi riconoscono addirittura come fenomeno nella musica.
Sfera Ebbasta: “La trap è considerata male”
Sfera è stato anche giudicato per il suo modo di vestire, decisamente griffato, ed è stato additato per uno stile di vita indicato dai pregiudizi verso il suo genere musicale, però, più che dalla realtà dei fatti:
Purtroppo, nel gergo comune, la trap è male o si confonde in un generico che fa di tutta l’erba un fascio: diventa presto sinonimo sbagliato di sesso, droghe, fumo, devianze. Ora, è vero che la trap non esclude niente, ma è anche vero che non include tutto. La gente non se lo immagina proprio, che non ho uno stile di vita malsano: vado in palestra, sto attento a quello che mangio.
Quando sei stato povero, ti vengono in mente solo i soldi che ti mancavano. E li mostri. Il riscatto materiale ha un gusto buono, ma io so che la vera fortuna è altro: avere amici di cui ti fidi, fan che ti vogliono bene e ti supportano. Una madre vicina, che è quel legame che non puoi spiegare, perché la mamma è amore, punto.
Una visibilità positiva, quindi, partita da un inizio in salita. Una rivincita su un pubblico critico, che però forse, sotto sotto, a Sfera ci si è affezionato veramente.