Questa storia ha dell’incredibile, ma è assolutamente vera: una piccola scimmia di nome Jackie combatté la Prima guerra mondiale in veste di caporale. Il suo padrone la portò con sé quando venne chiamato alle armi, ma anche il suo insolito animale domestico fece molta carriera in ambito militare.
La vera storia di Jackie: la scimmia caporale
Nel lontano 1915 un ragazzo sudafricano di nome Albert Marr venne chiamato alle armi e decise di portare con sé il suo speciale animaletto: una scimmia chiamata Jackie.
Il giovane militare riuscì a convincere i suoi superiori ad arruolare anche il piccolo Jackie, che iniziò ad essere trattato da tutti come un soldato semplice.
La scimmia riuscì a guadagnarsi la sua divisa e delle razioni di cibo uguali ai suoi compagni: ormai era diventata parte integrante del reggimento. La mascotte di tutti i soldati svolgeva numerosi compiti: accendeva le sigarette ai suoi colleghi, riusciva a stare sull’attenti e a fare il saluto ai suoi superiori. Tuttavia il suo compito più grande e importante era quello di segnalare i nemici in avvicinamento: con il suo olfatto sviluppatissimo infatti, era molto più perspicace dei suoi compagni.
Onorificenze e riconoscimenti
Jackie e il suo padrone Albert passarono tre anni nelle trincee tra Francia e Belgio fino al fatidico giorno in cui l’esplosione di una bomba mise fine alla loro avventura.
Nell’aprile 1918 infatti i medici dovettero amputare il braccio destro di Jackie a causa delle ferite riportate. I due vennero congedati e tornarono nella loro fattoria, dove passarono insieme gli ultimi attimi della loro vita.
Prima di morire, nel maggio 1922, Jackie ricevette molte onorificenze per i suoi numerosi servizi militari tra cui una pensione e un impegno civile per i soldati congedati.
Sofia Alisi