Anno importantissimo, nonostante le numerose complicazioni, per Taylor Swift: la cantante è stata eletta donna del decennio da Billboard Usa e anche dagli AMA (American Music Awards).
Ieri, la fidanzatina d’America ha compiuto trent’anni ed è tornata a parlare delle battaglie legali e morali che hanno a che fare con i diritti musicali, ma non solo. Ciò che sta estremamente a cuore a Swift è la parità di diritti per le donne nel mondo del lavoro. Lei stessa è stata vittima di pregiudizi:
Ho visto che le persone hanno delle riserve su di te. Si chiedono se ti meriti di stare lì, se la ragione del tuo successo sia il tuo producer o co-autore maschio, o l’esperienza dell’etichetta. Non lo erano. Negli ultimi dieci anni, ho visto le donne in questa industria venire criticate e paragonate alle altre. Chiamate in causa per i loro corpi, per le loro vite sentimentali, per come si vestono. Ho visto una delle mie artiste preferite del decennio, Lana Del Rey, costantemente criticata all’inizio della sua carriera per poi diventare una delle artiste più influenti del pop.
Taylor ha dedicato l’importante riconoscimento ad alcune delle sue più stimate colleghe: Lizzo, Halsey, Camila Cabello, Hayley Kiyoko, Rosalía, Meghan Thee Stallion. Un monito ha accompagnato il generoso gesto:
Perché andiamo così bene? Perché dobbiamo dimostrare che ce lo meritiamo. Dobbiamo sempre superare noi stesse. Alle donne nella musica, sul palco o dietro le quinte, non è concesso di rallentare.
Non sono mancate le parole anche per Scooter Braun, sua controparte discografica in causa per i diritti sulle canzoni di Taylor:
La definizione del tossico privilegio maschile nella nostra industria fa dire alla gente: ‘Lui è sempre stato gentile con me’ quando io sto sollevando delle valide preoccupazioni circa i diritti degli artisti sulla loro musica. Certo che è gentile con te. Se sei in questa stanza, hai qualcosa di cui lui ha bisogno.
