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Coppie e Liti

Enrico Mentana si commuove da Silvia Toffanin: “Mia madre nascosta due anni in un granaio”

Un Enrico Mentana a cuore aperto, quello che si è raccontato a Silvia Toffanin nel salotto di Verissimo. Il giornalista e direttore del TgLa7, solitamente rappresentato con i toni severi dell’autore d’inchiesta, ha raccontato alla collega del suo rapporto con la famiglia; dai figli alla madre, non sono mancati riferimenti alla propria vita privata, al proprio percorso personale e agli amici di sempre. C’è stato persino spazio per un commosso omaggio a Lamberto Sposini, amico e collega da anni ormai scomparso dalla vita pubblica in seguito ad emorragia cerebrale.

Dai figli alla madre fino all’amicizia con Lamberto Sposini, Enrico Mentana si è raccontato nel salotto di Silvia Toffanin: “Spero di essere un padre adeguato, ma vorrei diventare nonno”

Lamberto è stato per tanto tempo un mio alter ego“, le parole di Enrico Mentana. “Ci vogliamo ancora molto bene. Il fatto che non stia bene è un pensiero laterale che è sempre con me“. Oggi, la vita del giornalista è concentrata sulla famiglia; in particolare, è il futuro dei figli a rappresentare il cruccio principale di Mentana. “Sto provando ad essere un padre adeguato“, prosegue nell’intervista. “Sono quattro, ma tra il primo e l’ultimo ci passano vent’anni. Spero di avere presto o tardi il piacere di diventare nonno“.

Racconti ancora più duri e personali sono stati quelli riservati da Enrico Mentana alla figura della madre, scampata per miracolo alle leggi nazifasciste degli anni ’40. “A causa delle persecuzioni contro gli ebrei passò due anni nascosta con la famiglia in un granaio di montagna“, il racconto del giornalista. “Ci preservò non raccontandoci mai nulla di quello che le era successo durante la guerra. Tutto questo l’ha resa una donna di grande bontà“, conclude con un commento amaro dedicato alla sua memoria: “Ancora oggi, il suo ricordo per me è struggente“.

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