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Chicche di Velvet

Vangelo, ecco come doveva essere il presepe: senza bue ed asinello

Per le famiglie cristiane o comunque tradizionaliste il Presepe è un must-have del Natale. La casa non si può dire veramente addobbata se manca il piccolo gruppo di statuine raccolte per la nascita del Salvatore.  Ci sono tantissimi tipi di presepi, dai più eccentrici ai più classici ma in tutti ci sono 5 personaggi che non possono mancare: Maria, Giuseppe, Gesù, il bue e l’asinello. Ma siamo sicuri che il presepe sia sempre stato così? Scopriamolo in questo articolo. 

Il bue e l’asinello questi sconosciuti

San Francesco, l’inventore del presepe, quando sceglie le figure da mettere all’interno della sua Natalità sceglie di mettere anche un bue ed un asinello. Tutti i più grandi pittori della nostra tradizione artistica hanno dipinto la nascita di Gesù con tanto di bue e/o asinello. Ma la verità è che nel Vangelo nessuno li nomina

Gesù nasce in una stalla e viene adagiato in una mangiatoia ma non è presente nessun animale. Dunque come si è formata questa tradizione? A spiegarlo sono gli stessi testi sacri. 

Nel vangelo di Luca viene riportato un testo di Isaia nel quale si riporta la parabola della mangiatoia. Gesù infatti avrebbe detto che Israele non riesce a riconoscere il Signore, ma un bue ed un asinello riconoscono senza indugio il loro padrone. Dunque il popolo non è in grado di risponde alla chiama di Dio. 

Per questo motivo il significato simbolico del bue e dell’asinello in questa parabola si intona perfettamente con il significato del presepe. Non c’è infatti nessuna festa migliore di quella del Natale per riunirsi tutti attorno al Presepe e ricordare Dio. 

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