C’è qualcosa dopo la morte? E se c’è, cos’è? Questo è un dilemma ancestrale dell’uomo sin dai suoi albori. Se lo chiedeva l’uomo di Neanderthal così come ce lo chiediamo noi ora. Molte culture hanno ipotizzato che dopo la morte non c’è nulla ma che la nostra anima è destinata a reincarnarsi in eterno. E’ una teoria molto affascinante e per questo diversi studiosi si sono interrogati sulla veridicità scientifica sottesa a questa credenza. Grazie agli studi è emerso che le voglie sono spesso segni legati ad un evento traumatico della vita passata.

La tua vita passata? Te lo dicono le voglie

In Virgina l’Università di stato ha per anni portato avanti una ricerca sulla teoria della reincarnazione. In particolare lo studioso Jim Tucker, seguendo le orme del suo maestro, ha analizzato tantissimi casi di bambini con delle voglie strane che hanno dichiarato di ricordarsi perfettamente la loro vita passata o di ricordarsi come era morti. I casi analizzati sono in tutto 210 e per 49 di questi si è potuto ottenere anche il referto dell’autopsia della vita precedente: nel 43% dei casi, le ferite mortali coincidevano con la voglia. Ecco le storie più impressionanti: 

• In Thailandia una donna prima di morire ha detto che si sarebbe reincarnata in un bambino. La figlia le ha macchiato il collo con una polvere bianca prima di dirle addio. Qualche anno dopo diede alla luce il primo figlio che aveva una voglia nello stesso punto della macchia bianca sul collo della nonna. La cosa sorprendente è che dopo pochi anni di vita il bambino reclamava per sé tutti gli oggetti appartenuti prima alla nonna. 
• In Turchia un bambino con un orecchio deformato dichiarava di sapere con certezza che nella vita precedente era morto proprio per uno sparo ravvicinato in quella parte della testa. 
• In India è nato un bambino senza dita della mano destra. Il motivo? Secondo lui perché nella vita precedente le dita gli erano state portate via da una tritaforaggi. 
• Sempre in India c’è l’ultima storia comprovata, e questa è la più strana di tutti. Un bambino di nome Maha Ram aveva diverse voglie sul petto, tutte di colore rosso accesso. Maha era convinto che quelle voglie fossero il ricordo della ferita mortale inferta da qualcuno nella vita precedente. Intervistato dagli studiosi, il bambino ha fornito così tanti dettagli sulla sua vita passata da riuscire a pervenire l’autopsia della sua precedente incarnazione. E’ venuto fuori che l’uomo era davvero morto per degli spari e i proiettili erano esattamente nei punti delle voglie del bambino.