Asia Argento splendida nel nuovo look, insieme a Vladimir Luxsuria sono le protagoniste dell’ultima puntata andata in onda a “Live Non è la D’Urso”. Come di consueto succede nel programma serale di Barbara D’Urso, l’ospite che si siede dinnanzi agli “sferati” si confronterà direttamente con i diversi opinionisti. Fra quest’ultimi c’è il conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani che attacca immediatamente Asia Argento sul caso Weinstein.
Il confronto si accende immediatamente; il conduttore radiofonico esprime infatti una netta e cruda considerazione sul caso che ha visto per molto tempo nel ciclone delle critiche, l’attrice Argento.
Asia Argento sotto attacco
Il conduttore durante la puntata di “Live non è la D’Urso” ha espresso senza utilizzare mezzi termini la sua considerazione relativa al caso Weinstein. Lo scandalo che ha dato vita anche al noto movimento “Me Too”, ha coinvolto tempo fa l’attrice italiana Asia Argento. Nonostante le passate dichiarazioni, ancora oggi la situazione continua ad esser sotto l’occhio del ciclone.
Barbara D’Urso durante la puntata, dopo aver dato la parola allo speaker Cruciani, quest’ultimo ha espressamente posto una scomoda domanda che ha scatenato una fumantina reazione dell’Argento:«Come fai a dire di no a una violenza?».
L’intervento del conduttore radiofonico ha immediatamente innalzato i toni in un vero e proprio scontro diretto fra i due portando la stessa Asia Argento ad un evidente crollo emotivo:
«Ma che ca**o dici! Io peso 50 chili quando un uomo ti mette giù per terra e ti apre le gambe come fai a dire di no? Non ti sputo in faccia solo perché sei romano e mi stai simpatico»
Un litigio dai modi verbali sempre più violenti tant’è che la stessa Barbara D’Urso è intervenuta per riavere un adeguato controllo della situazione:
«Io vi ho lasciato parlare, Ho capito quello che voleva dire Cruciani: se è vero che c’è stata violenza perché hai continuato a lavorarci? Però devo anche dire che ogni donna elabora e vive una violenza che non dimenticherà mai ma a modo suo. Io ho grandissimo rispetto per la violenza come l’ha vissuta Asia e come l’ha elaborata».