Era il 15 aprile 2005, Marco e i suoi amici stavano, come al solito, scorrazzando per il quartiere in bicicletta. Sembrava una giornata come le altre, nessuno sapeva cosa sarebbe successo poco più tardi. 

Siamo a Grottaferrata, Lazio, una città alquanto noiosa per 5 ragazzini vivaci e alla ricerca dell’avventura. Quel pomeriggio, però, Marco ebbe un colpo di genio e disse ai suoi amici: “Andiamo al monastero abbandonato!”. 

La leggenda del monastero

La leggenda narra che in realtà quel monastero non sia mai stato del tutto abbandonato, si sentono spesso voci monacali di prima mattina e c’è una misteriosa scala che appare e scompare d’improvviso.

Pare che vi abbiano vissuto dei monaci che durante il periodo dell’inquisizione, andavano alla ricerca delle streghe e le eliminavano. Una delle donne che era stata minacciata e accusata di essere una portatrice di malocchio, diede fuoco alla struttura in cui dormivano i 12 religiosi.

Le morti furono inevitabili, vi era una sola via d’uscita lontanissima dalle stanze dove giacevano gli uomini e quando si svegliarono era ormai troppo tardi. 

Coraggio da vendere

La storia spaventosa ha da sempre incuriosito il gruppetto di amici che però non ha mai avuto il coraggio di entrare nella casa e verificare se fosse vera. Questa volta, invece, si sono lanciati all’avventura e dotati di torcia e coltellino svizzero sono entrati nel luogo inquietante. 

Sembrava tutto quieto e tranquillo, quando ad un certo punto i cinque sentono uno strano rumore provenire da una delle stanze in fondo al corridoio. I ragazzini intimoriti si fanno indietro ma Marco, che è da sempre il più coraggioso, decide di andare a vedere di che si tratta. 

Entra nella stanza e scopre che l’inquietante rumore in realtà è solo colpa di una colonia di topi che ha fatto il nido in quel monastero, si ciba di piante e spazzatura e vive lì senza dar fastidio a nessuno! 

Mistero risolto!