Justine Timberlake fa mea culpa. Il divo americano attraverso un lungo post pubblicato su Instagram ha chiesto pubblicamente scusa a sua moglie Jessica Biel e a suo figlio Silas. Il motivo? L’attore è stato paparazzato mano nella mano sul set con la sua collega Alisha Wainwright, coprotagonista del film “Palmer”, foto che qualche settimana fa hanno sollevato un gossip piuttosto acceso. Il 38enne, dopo giorni di rumors, ha precisato che tra lui e la bellissima non c’è mai stato nulla, ammettendo però di aver avuto un atteggiamento nei confronti della sua famiglia poco corretto: “Sono sempre rimasto lontano dal gossip per quanto mi è stato possibile, ma per la mia famiglia devo tornare sui recenti rumors che hanno ferito le persone che amo. Qualche settimana fa ho fatto un grosso errore di valutazione, ma non è successo niente tra me e la mia collega. Quella sera ero ubriaco e mi scuso per il mio comportamento. Non è questo l’esempio che voglio dare a mio figlio. Mi scuso per aver messo la mia famiglia in una situazione imbarazzante e sto lavorando, per essere il marito e il padre migliore che posso essere”. (Continua dopo la foto)
Justine Timberlak e Jessica Biel: un amore fa favola
Justine Timberlak e Jessica Biel stanno insieme da 10 anni. Nel 2012 i due hanno deciso di convolare a nozze in Puglia: “Sono diventato l’uomo più fortunato al mondo quando ho scambiato le promesse con la mia migliore amica”, ha dichiarato l’attore subito dopo le nozze. Dal loro amore, nel 2013 è nato il piccolo Silas Randall Timberlake.
Il loro rapporto non è mai stato oggetto di gossip e pettegolezzi prima delle foto messe in circolazione con Alisha Wainwright, per questo, Justine ha sentito la necessità di chiarire l’accaduto. In una recente intervista Jessica, proprio a proposito dell’avvenenza del marito e di possibili tentazioni ha dichiarato a ETonline: “Come si fa a non flirtare con Justin? Il lavoro cambia le cose e la vita delle persone. Sta a noi cercare di mantenere il rapporto vivo e stabile. Crediamo in ciò che siamo e in quello che facciamo”.