Amanda Lear ospite da Chiambretti: «Io non devo dire nulla a Jonathan. È tutto finito»
La seconda puntata del programma televisivo #CR4-La Repubblica delle Donne ha visto salire sul “tavolo” degli invitati la donna più misteriosa dello spettacolo, Amanda Lear. Capitanato da Piero Chiambretti; il presentatore dotato da una nota e spiccata attitudine ad esaltare gli aspetti più intriganti dell’ospite ha cercato di togliere quel velo misterioso che avvolge da sempre l’artista.
Non a caso Amanda Lear ha sempre giocato un pò sulla sua ambiguità lasciando in incognito molte informazioni che riguardano la sua vita. Infatti nessuno è a conoscenza della data di nascita e della città in cui è cresciuta. Non si hanno notizie nemmeno sul misterioso brand per la quale sarebbe lei la testimonial. Amanda non è altro che la showgirl che ha fatto della sua ambiguità un punto di forza.
Fra i misteri, Dalì e poi spunta Jonathan
Durante la puntata Amanda Lear, spronata dall’infallibile capacità del presentatore nel tirar fuori le situazioni più interessanti, ha ripreso uno scomodo argomento. La showgirl ha sempre sottolineato quanto lei sia stata amata “artisticamente” dal pittore, scultore e sceneggiatore spagnolo Salvador Dalì, tanto da esser stata la sua musa.
Fra i tanti misteri che avvolgono la Lear, il rapporto con Dalì forse è una delle poche informazioni a non esser celate dall’enigma. Ma l’immagine idilliaca fra i due è stata in un certo senso interrotta da una recente dichiarazione dell’ex volto di Verissimo, Jonathan Kashanian.
Ormai volto noto del programma di Rai 2 “Detto Fatto”, Jonathan aveva raccontato a Bianca Guaccero un retroscena, contestando il legame della showgirl con Dalì. Dalle informazioni che ha confidato alla presentatrice Guaccero, pare che nella casa del pittore che è ora un Museo, non ci sia nulla che faccia riferimento ad Amanda Lear.
Ovviamente Piero Chiambretti durante l’intervista ha trasmesso sul led la foto che ritrae la showgirl e Salvador Dalì insieme. In merito a questo Amanda Lear ha replicato lanciando un’ironica frecciatina a Kashanian:
«Io non devo dire niente a Jonathan. È tutto finto. Menomale che c’è lui che ha detto questo!»