Detto da loroPrimo Piano

Ornella Vanoni, la dichiarazione su Gino Paoli: “Dicevano fosse gay”

Ornella Vanoni show durante l’ultima puntata di In Arte, il programma in onda su Rai Tre dedicato alle protagoniste della storia artistica, culturale e musicale dell’Italia. Andato in onda domenica 1° dicembre, l’episodio ha avuto come protagonista la cantante (nonché attrice) milanese. Una donna straordinaria che ha saputo lasciare una traccia indelebile nella storia dell’interpretariato nazionale, in particolar modo in quello femminile. Pino Strabioli, conduttore del format di successo, ha saputo con grande maestria addentrarsi nella vita dell’artista, che si è lasciata andare a confidenze e aneddoti.

Le vicende amorose di Ornella Vanoni

Era inevitabile che, durante la piacevole e mai banale chiacchierata che Ornella Vanoni ha avuto con il conduttore Pino Strabioli, si finisse a parlare dei trascorsi sentimentali della cantante. La donna, oltre ad essere stata sposata con il produttore Lucio Ardenzi, ha infatti avuto una serie di storie d’amore importanti e molto chiacchierate. Le due più note sono senza dubbio quelle con il regista teatrale Giorgio Strehler e quella con Gino Paoli, cantautore tra i più amati della storia della musica italiana. «Sarà anche stanca di parlare della sua storia d’amore con Giorgio Strehler e con Gino Paoli…», ha detto il conduttore, introducendo il discorso. «Ah, quella con Paoli poi è quella che mi chiedono tutti. Io non ne posso più di parlar di Paoli, nel senso che l’ho amato, ok, e lui mi ha amata, sì. Chiedete a lui ogni tanto di me», ha risposto la donna.

Gli inizi della storia con Gino Paoli

Una curiosità, in particolare, premeva Pino Straboli circa il rapporto tra Ornella Vanoni e Gino Paoli. «È leggenda o fa parte del mito – ha detto il conduttore – che la prima volta che vi siete incontrati lei pensava che lui fosse gay e lui pensava che lei fosse lesbica. Una domanda a cui la donna non si è esentata dal rispondere. «No, io non pensavo niente. Sono gli altri che me l’hanno detto. Noi due eravamo strani. Io tutta vestita di nero sempre, e lui pure. Mi mette le mani sul fianco, malissimo, ma suona Il cielo in una stanza. Lì un altro autore dice: “Canzone schifosa”, e aggiunge: “E poi è fr*cio”. Lui, di là, chiede: “Ma quella rossa là…?”, e gli viene risposto: “Ah Pa’, è lesbica. E poi porta male perché è la cantante della mala”». Una serie di menzogne che i due hanno poi chiarito in separata sede.

Pulsante per tornare all'inizio