Il tanto contestato esame di maturità cambia di nuovo e di nuovo crea scompiglio tra i banchi di scuola. C’è chi applaude gli ultimi cambiamenti e chi li respinge, ma l’esame di maturità – incubo di molte persone – è cambiato di nuovo e si mostra i maturandi sotto ad una veste nuova. Ritorna l’amato tema di storia e scompare la busta all’orale: ecco tutti i cambiamenti della maturità 2020.
“L’esame di #Maturità in Italia è come la biancheria intima: si cambia ogni giorno”
I social non tardano a commentare le novità volute dal ministro Fioramonti, e hanno accolto queste innovazioni in maniera molto eterogenea.
Si torna indietro rispetto al 2019 e viene eliminata la famigerata busta dell’orale, tanto odiata tra gli studenti. Il ministro Fioramonti ha reso noto che il Miur ha intenzione di mantenere inalterato il sistema del colloquio ma farà scomparire la busta con le domande casuali che servivano solo a creare ansia eccessiva negli studenti.
“Non vogliamo che l’esame di Stato sia un motivo di stress” commenta il ministro, cercando di mitigare i commenti negativi e scherzando sul fatto che gli studenti debbano sentirsi tanto a loro agio da poter copiare. Il suo scopo è garantire il massimo della parità tra gli studenti e con la busta non era possibile farlo.
La busta aveva lo scopo di sostituire la tesina che lo studente doveva preparare in vista dell’orale, ma l’incertezza che portava con sé aveva disseminato il terrore nel cuore dei maturandi.
Il tema di storia e la prova Invalsi
La raccolta firme indetta l’anno scorso è valsa a qualcosa dal momento che torna il tema di storia. Era stato richiesto a gran voce e la sua mancanza si era fatta sentire nella maturità 2019.
E’ stato deciso che almeno una delle tracce B della prima prova – quella relativa ai temi argomentativi – sarà a tema storico. “La storia costituisce una disciplina fondamentale nella formazione degli studenti di tutti i percorsi di studio” dunque eliminarla sarebbe deleterio.
Il ministro aveva annunciato sin dal giorno della sua nomina che avrebbe portato diverse modifiche nel panorama dell’istruzione e forse la più innovativa è quella riguardante la prova Invalsi. Senza il superamento della prova Invalsi delle tre discipline fondamentali (italiano, inglese e matematica), indipendente dal voto ricevuto, non sarà possibile accedere all’esame di stato.
Le modifiche dunque sono tante quest’anno ma una sola la costante: nonostante le premesse, anche questa volta le novità arrivano ad anno scolastico inoltrato.