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Whatsapp ci spia? Accuse e indizi: come proteggere la nostra privacy

Whatsapp ci spia? Questo il grande quesito che da diverso tempo tormenta utenti e non solo. Stavolta la pesante accusa arriva dal diretto concorrente del colosso della messaggistica. È stato il fondatore di Telegram, infatti, Pavel Durov, a muovere i nuovi dubbi.

L’imprenditore russo sostiene che le famose falle di Whatsapp (quei momenti, cioè, in cui il servizio si ‘impalla’ e crei problemi agli utenti) nasconderebbero in realtà ben altro. Sarebbero mezzi creati appositamente per spiarci.

I motivi per cui Durov sostiene una tesi tanto grave sono semplici: Whatsapp si ‘impalla’ troppe volte e troppe volte capita che ci siano buchi nella sicurezza del servizio. Ogni volta che si presentano questo tipo di situazioni i dati degli utenti vengono esposti per un tot di tempo. Cosa si nasconde dunque dietro le debolezze tecniche di Whatsapp?

Perché Whatsapp dovrebbe spiarci?

Se volessimo credere alle accuse del fondatore di Telegram, ci sarebbe un’altra importante domanda da approfondire: perché Whatsapp dovrebbe spiarci?

Sempre secondo Durov, dietro i tentativi ci spionaggio ci sarebbero degli accordi con i vari governi (come riporta Il Corriere della Sera). La tesi dell’imprenditore si conclude con un esempio efficace: paragonando Whatsapp al suo Telegram (servizio altrettanto complesso), in 6 anni Telegram non ha mai avuto delle falle tecniche gravi come quelle del suo concorrente. 

I dati evidenziano comunque che gli utenti che usufruiscono di Telegram sono circa 20o milioni, contro 1,6 miliardi di Whatsapp. In ogni caso Durov conclude con un consiglio durissimo: “Per evitare che un giorno tutte le tue foto e i tuoi messaggi divengano pubblici, dovresti eliminare WhatsApp dal tuo telefono”.

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