8 lunghissime stagioni in cui Emilia Clarke, con la sua Daenerys Targaryen, si è imposta come una delle protagoniste assolute di Game of Thrones. Sicuramente come la più sexy, grazie anche alle frequenti scene di nudo.
E proprio su queste scene l’attrice ha lanciato una ‘bomba’ raccontando il dietro le quinte sgradevole, in un’intervista rilasciata durante il podcast Armchair Expert.
“Oggi mi sento più consapevole riguardo le cose con cui mi sento a mio agio e ciò che sono disposta a fare. Ho avuto dei litigi sul set in cui io dicevo ‘No, le coperte rimangono su’ e loro dicevano, “Non vorrai mica deludere i tuoi fan de Il Trono di Spade”. E io rispondevo ’Andate al diavolo’. Posso dire che è stata molto dura fare quelle scene”.
Emilia aveva appena 23 anni quando ha iniziato a girare Il Trono di Spade, e stando al suo racconto l’impatto dev’essere stato davvero forte, soprattutto perché nella prima stagione il suo personaggio tendeva a rimanere frequentemente senza vestiti addosso.
“Ho avuto il ruolo ne Il Trono di Spade e mi hanno inviato le sceneggiatura. Mentre le leggevo pensavo: ‘Oh, ecco la fregatura’. Ero appena uscita dalla scuola di recitazione e per me si trattava di lavoro, se qualcosa era nella sceneggiatura, chiaramente era necessario. Non sapevo che cosa stavo facendo. Non ero mai stata su un set così, ero stata su due set prima di allora, e adesso sono qui completamente svestita con tutte queste persone, e non so cosa dovrei fare e cosa si aspettano da me, e non so cosa vuoi e non so cosa voglio”.
Il supporto di Jason Momoa
Fondamentale il supporto del suo collega Jason Momona, il mai dimenticato Khal Drogo. Una fortuna averlo accanto e condividere proprio con lui le scene più bollenti della prima stagione. Emilia, infatti, ha raccontato che grazie all’aiuto di Jason, alla comprensione e alla sua delicatezza, superare l’enorme difficoltà emotiva di quelle scene è stato più semplice.
“Jason con me è stato meraviglioso. Lui spesso mi diceva ‘no, tesoro, questo non va bene‘ e mi incoraggiava a mettere dei paletti a quello che ero disposta a fare o no per la serie. In un ambiente del genere avevo bisogno di qualcuno che si prendesse cura di me. Lui si è preso cura di me”.