Lo ricordiamo tutti Alvaro Vitali, l’attore italiano divenuto celebre e amato dal pubblico grazie alla sua interpretazione di Pierino, eroe popolare delle barzellette. Lo abbiamo visto recitare in questo ruolo in Pierino contro tutti (1981), in Pierino colpisce ancora (1982) e in Pierino medico della Saub (1981), ma non è di certo l’unica interpretazione in cui lo abbiamo imparato ad apprezzare. Tra i pionieri della commedia sexy all’italiana, fenomeno cinematografico che registrò il proprio boom tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, Vitali è stato uno dei personaggi dello spettacolo più noti del Novecento italiano.
Il ritorno di Alvaro Vitali
Dopo gli anni d’oro in cui lo abbiamo visto recitare in numerose commedie, Alvaro Vitali è poi lentamente sparito dalle scene. Una manciata di film negli anni Novanta e nei primi anni Duemila e poi il ritorno, lo scorso anno, sul grande e sul piccolo schermo, dopo anni di silenzio. Al cinema lo abbiamo visto recitare in Mò Vi Mento, per la regia di Stefania Capobianco e Francesco Gagliardi, ma è forse grazie alla televisione che l’attore ha potuto realmente riassaporare, seppur in minima parte, la fama dei bei tempi. Maccio Capatonda ha infatti scelto Vitali per recitare in The Generi, una serie tv distribuita da Sky.
La pensione da 1000 euro al mese
È stato quello il momento in cui Alvaro Vitali è tornato anche a parlare della propria vita nei talk show, raccontando come si guadagna oggi da vivere. «Con mia moglie che è anche una brava cantautrice – ha raccontato l’ex Pierino – ci esibiamo insieme: io racconto barzellette, lei canta. Per quanto riguarda la mia carriera di attore, invece, mi pare evidente che il cinema mi abbia lasciato solo». Non solo: l’attore ha dichiarato di guadagnare dalla propria pensione soltanto mille euro mensili. «In molti casi – ha raccontato – le produzioni dei film che ho girato non mi hanno pagato i contributi. Magari si lavorava per un mese, ma versavano solo per 10 giorni. Quando sono andato in pensione ho trovato molto meno di quello che pensavo mi spettasse».
