Dicembre 1921, ci troviamo all’interno degli scavi archeologici di Kerman. Il giovane archeologo inglese Tom è sprofondato di 8 metri per via di un cedimento all’interno degli scavi e adesso ha in mano un uovo tutto d’oro che desta la sua curiosità, ma adesso la sua priorità è tornare in superficie.

Tom si trova nella parte più antica della città di Kerman, l’aria è irrespirabile e il suo padrone sta tentando di tirarlo fuori da lì con tutti i mezzi a sua disposizione, ma le maestranze locali non sanno più cosa inventarsi.

Il giovane archeologo inizia ad aver paura, teme di non poter tornare più in superficie e anche se nel panico cerca di inventarsi qualcosa per uscire, ma ad un certo punto sente un rumore fortissimo è caduto un altro pezzo di galleria al suo fianco. Tom ha da davanti a sé dei cunicoli infiniti. Non avendo nessun mezzo Tom decide di abbandonare il piano e di iniziare ad esplorare i cunicoli in cui è finito. Esplorando la zona si rende sempre più conto di trovarsi all’interno di una vasta zona sepolcrale. 

Tom sembra aver smarrito il senso di paura che lo attanagliava fino a qualche minuto prima e decide di addentrarsi sempre di più all’interno della zona. Le prime sepolture che incontra sembrano essere quelle dei ceti più bassi, infatti sono sepolture scarne e prive di orpelli artistici, ma a un certo punto una sepoltura attira la sua attenzione. 

Questa tomba non è come le altre, presenta delle scritte in un alfabeto che il giovane archeologo stenta a riconoscere e ovviamente attira la sua attenzione e curiosità. Tom decide di forzare la tomba e di entrarci. Una volta entrato non crede ai suoi occhi. La sepoltura è ricchissima, all’interno ci sono solo oggetti in oro, probabilmente la tomba doveva appartenere al signore della città, ma tra tutto quell’oro il giovane Tom è attratto da dei rotoli di carta dietro ad una statua d’oro. Cosa ci sarà scritto in questi rotoli?

 

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