
Maria ha 26 anni ed è una ragazza del sud Italia. Lei è una donna stupenda, ha un fisico slanciato ed è bionda con gli occhi azzurri, una bellezza rara. E’ costretta a barcamenarsi come può per poter arrivare a fine mese. Infatti la ragazza ha perso il marito nella grande guerra e adesso è sola e senza sostentamento economico.
Il marito fu uno dei tanti uomini che persero la vita a Caporetto, la più grande sconfitta militare d’Italia. Maria si consola con l’amore che prova ancora nei confronti del marito defunto e con l’idea che il corpo del marito è quello che si trova all’interno dell’altare della patria, scelto per rappresentare il sacrificio umano e la grandezza della patria.
Ma queste cose a Maria non bastano, purtroppo è costretta a vivere in abitazioni di fortuna e raramente riesce a fare più di un pasto al giorno. Il destino della povera Maria cambia quando inizia a lavorare ed economicamente inizia a stare meglio, finalmente può mangiare decentemente tutti i giorni. Ma durante il lavoro la sua bellezza non passa inosservata e viene notata dal vecchio barone del suo paese. Il barone inizia una corte serrata alla bella Maria che sola cede e decide di andare a cena a casa del barone.
Maria, non sembra interessato al barone, ma ci tiene a non vuole fare brutta e il poco che ha guadagnato decide di spenderlo per un vestito nuovo. La cena è un successone, il barone è sempre più innamorato, mentre lei sembra esser affascinata dalla cultura del barone. La proposta non stenta ad arrivare, Maria diventerà la moglie del barone.
Una calda mattina di Aprile il barone e Maria celebrano le loro nozze nella chiesa più importante del paese e finita la funzione si recava al palazzo per festeggiare con un banchetto, ma a un certo Maria trova un uovo bollito e subito gli viene in mente la prima cena romantica con il marito defunto, Maria inizia a sorridere e pensa che quell’uomo non lo dimenticherà mai, ma adesso è felice con il barone.