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Chicche di Velvet

Rosy Abate: aperti i casting per diventare la nuova protagonista

La palermitana Rosy Abate sembra non stancare mai, né il pubblico né la produzione: dopo Squadra Antimafia e dopo lo spinoff dedicato al personaggio, nasce Rosy Abate – Le origini del male. La fiction sarà la prima serie teen dedicata alla mafia e svelerà l’infanzia e l’adolescenza di Rosy, che l’hanno resa ciò che è.

L’interprete della giovane Rosy Abate è ancora vacante

Si vociferava di un sequel, ma sembrava difficile visto l’addio di Giulia Michelini al suo personaggio. Le voci si erano create attorno a un post Instagram riguardante una lavagna sulla quale venivano appuntate storie su Rosy; l’hashtag sottostante era, però, #NonèRosy3. La società, la Taoduefilm, ha dovuto specificare che non sarebbe esistita una terza stagione di Rosy:

In merito al video che abbiamo postato sui nostri social vogliamo precisare che non è riferito ad una terza stagione di Rosy Abate. Il video, girato mesi fa, è stato pensato per incuriosirvi sulle prossime nostre produzioni.

La giovane Rosy Abate è orfana di un’interprete e la caccia è aperta: i casting verranno fatti nelle città di Palermo, Roma, Napoli e molte altri capitali d’Italia. La mail dove mandare le proprie foto e generalità è [email protected]La ragazza dovrà avere fra i 16 e i 17 anni.

La nuova produzione non è un seguito, ma un prequel

A dare la notizia è stato Pietro Valsecchi, AD della società cinematografica e televisiva:

Stiamo iniziando i provini. Si tratta di una serie di 24 episodi da 50 minuti, i cui primi 8 andranno in produzione a maggio. Si tratta della prima serie teen mafia. Stiamo cercando una ragazza sui 16-17 anni. L’arco narrativo racconterà l’evoluzione della protagonista dai 13 ai 20 anni e sarà girata tra Palermo, Milano, Svizzera e New York.

Giulia Michelini aveva smentito i rumors che poteva trattarsi di una terza stagione, dicendo di non credere a quelle “frolle”. Per lei, l’addio al suo personaggio è ufficiale, come aveva dichiarato ad una sincera intervista a Verissimo:

Uno cresce, le priorità cambiano, forse uno sente anche il bisogno di sperimentare altro. L’idea di cambiare vita inizia a essere qualcosa di concreto. Dire che lascio la recitazione è esagerato. Vorrei ragionare su cosa mi va veramente di fare, perché non sono sicura di voler arrivare alla fine facendo questo lavoro. Se sono stufa di fare Rosy Abate? Stufa no, ma sono un po’ affaticata. Il personaggio, dopo tanti anni, è stato illuminato sotto tutti i punti di vista. Manca che diventi Papa e poi le ha fatte tutte. Diventa complicato cercare altre cose da raccontare.

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