Un amore segnato dal cinema, il loro, scandito a ‘suon di set’. Si erano conosciuti giovanissimi (lei 23 anni e lui 27) su quello di “Giorni di tuono”, di Tony Scott e dopo 11 anni di matrimonio, nel 1999 avevano deciso di divorziare durante le riprese di “Eyes Wide Shut”, ultima opera di Stanley Kubrik. Nicole Kidman e Tom Cruise, però, non hanno mai smesso di far parlare il gossip. Complice anche la misteriosa e non poco discussa fede in Scientology, che prima li ha uniti e poi li ha drammaticamente divisi.
Quando Tom Cruise ha lasciato Nicole Kidman
“Tom non ha mai preso in considerazione l’idea di invitare Nicole al matrimonio perché ritenuta una persona repressiva dalla chiesa. Le ha voltato le spalle molti anni fa e non si è mai guardato indietro. Connor sta seguendo le orme paterne e non disobbedirebbe mai a Tom”, aveva raccontato un insider, lanciando una soffiata-bomba in occasione dell’ultimo grande evento legato alla ex coppia ad aver dato scalpore. Sembrerebbe, infatti, che perfino a distanza di anni (tanti anni, quasi 20 ormai) dal loro divorzio, Cruise continui a fare ostruzionismo alla ex moglie anche quando si tratta di escluderla dal matrimonio del figlio.
Nicole Kidman: “Sono riluttante a raccontarlo”
Un vero e proprio déjà-vu, dal momento che la Kidman non era stata contemplata neanche nella lista degli invitati al matrimonio di sua figlia Isabella, nel 2015. Nicole, che nel 2001 reagì come da una diva forse non ci si aspetta, cioè abbrutendosi, piangendo e smettendo di mangiare, rimase completamente spiazzata dalla decisione di Tom.
Ebbene sì, perché fu proprio l’attore a decidere bruscamente di interrompere il loro matrimonio e la Kidman tutt’ora non è propensa a parlarne: “Aver sposato Tom a 22 anni è qualcosa che sono riluttante a raccontare, perché ora sono sposata con l’uomo che è il mio grande amore, e mi sembra irrispettoso” ha dichiarato lei in un’intervista al New York Magazine, sbilanciandosi (sulla scia del più recente movimento #MeToo) su un unico punto: “Mi sono sposata per amore, ma aver sposato un uomo così potente mi ha salvata dall’essere molestata sessualmente”.
Da protezione a dipendenza
Un legame nato con nobili intenti che, però, nel tempo si è trasformato in una sorta di gabbia. Con frasi delicate, lanciate forse con ingenuità (“Lavoravo, sì, ma mi dovevo comunque trattenere. Quando a 32-33 anni ho avuto esigenze diverse, è stato come se dovessi crescere”) l’attrice ha lasciato intendere molto sulle dinamiche di coppia con l’ex marito.
Dinamiche distorte da alcuni difetti di Cruise, più volte portato sul tavolo degli imputati da stampa e media, per i suoi presunti complessi di inferiorità verso la moglie, per la gelosia, per le convinzioni religiosi dalle quali la Kidman si è prontamente dissociata andando incontro alla fine del matrimonio.