
Nella sempre viva lotta contro gli sprechi e l’accumulo inutile di rifiuti, è fondamentale riuscire a porsi una regolamentazione contro l’acquisto compulsivo. In ogni ambito della vita quotidiana, l’impulso primario è quello di comprare, accumulare e fondamentalmente sprecare. Molto di ciò che arriva in casa non trova poi un vero utilizzo; finisce così per rappresentare un semplice despendio di soldi, di risorse e di materiali. Per limitare il nostro rapporto con gli acquisti, e rivedere le priorità dietro il bisogno di consumare, ecco dunque una serie di consigli volti a migliorare le abitudini domestiche. Dal controllo delle proprie spese alle infinite possibilità offerte dal riciclo, ecco alcuni mantra da tenere a mente al momento dell’ennesima sessione di acquisti.
Ecco cinque consigli da tenere costantemente a memoria, per limitare gli acquisti inutili ed imparare a organizzare meglio le proprie spese
Fare una lista e attenervisi
Presentarsi in un supermarket o in un centro commerciale senza un’idea precisa di cosa acquistare è il primo passo per ritrovarsi con una montagna di roba inutile e destinata allo spreco. Il primo consiglio da tenere a mente in tal senso consiste nell’imparare a conoscere le proprie abitudini; occorre segnare progressivamente ciò che serve e che manca, limitandosi all’essenziale e memorizzando esattamente i quantitativi consumati. Sapere con precisione cosa e in che quantità è necessario aiuta a limitare gli acquisti compulsivi.
Evitare i riacquisti fine a se stessi
Nel mondo del consumismo tecnologico, è all’ordine del giorno la proposta di presunte novità con poco o nulla di innovativo se non il prezzo e il valore d’immagine. E’ tanto facile “cascarci” quanto lo è evitarlo: dai telefonini da migliaia di euro fino ai più basici elettrodomestici, è necessario imparare a distinguere gli aggiornamenti tecnologici obbligatori dai semplici pretesti. Acquistare una seconda volta un prodotto già funzionante è quanto di più inutile possa esserci.
Acquistare roba che duri
Una regola che vale sia per il cibo che per ogni tipo di materiale utilitaristico. Un acquisto che andrà ripetuto in capo a pochi mesi, se non a pochi giorni, equivale ad uno spreco smodato di risorse. Occorre imparare ad individuare ciò che possa dare il massimo per il più lungo periodo di tempo, affinché la spesa diventi un investimento. Ciò vale anche per gli alimenti: la lunga conservazione è sempre una priorità.
Imparare a conservare gli alimenti
Lo spreco di cibo è probabilmente la prima causa di emergenza rifiuti in ogni famiglia italiana e non. L’eccessiva disponibilità rende la gente propensa a riempire il frigo, e lasciar marcire la maggior parte della roba in vista della spesa successiva. Una qualunque fornitura aperta manderà a male l’alimento in capo a poche ore: diventa pertanto necessario apprendere le tecniche base per la conservazione. Associato al consiglio precedente, acquistare roba a lunga scadenza e sapere come conservarla nel tempo permetterà di limitare sensibilmente le spese necessarie.
Riutilizzare invece di buttare
Buttare al primo segno di cedimento non è mai una soluzione: il tema del riciclo è oggi entrato attivamente nelle case italiane, e la consapevolezza che oggetti desueti possano ottenere una nuova vita è alla base del quotidiano. Da vestiti agli oggetti fino a veri e propri rifiuti, non c’è nulla che non possa almeno parzialmente essere rimesso a nuovo. In alternativa, c’è sempre il riciclo creativo, questione a sé stante.