Emma Marrone si racconta: «Io ho molta paura, non è vero che non mi spaventa niente» [FOTO]
Emma Marrone torna a parlare di sé e delle cause di forza maggiore che nell’ultimo mese le hanno impedito di stare sul palco e abbracciare i suoi fan.
«Ammalarsi non è mai giusto, questa volta è successo a me»
Durante una lunga intervista rilasciata a Vanity Fair, la cantante salentina si è messa a nudo rispondendo con estrema sincerità alle domande che le sono state poste. «Ammalarsi è sempre ingiusto, ma non ho mai pensato “perché capita di nuovo a me?”. Mi sono detta: “È successo, mi curo, torno e così è stato”. Sono uscita allo scoperto sui social perché avevo preso un impegno lavorativo e promesso di esibirmi a Malta», afferma per giustificare la comunicazione dello stop sui social. «Ho rispetto dei soldi degli altri – precisa – perché mi ricordo cosa significhi metterli da parte per andare a un concerto e lì c’era gente che li aveva già spesi, ho parlato. Altrimenti sarei stata in silenzio».
«Ho avuto molta paura […] di fallire e non riuscire a realizzare i miei sogni»
In molti la dipingono come una super donna, la Wonder Woman della musica pop italiana, ma Emma non la pensa così e si confessa, rivelando i suoi timori più intimi: «mi hanno sempre descritta come una che non ha paura di niente, ma non è vero. Ho avuto paura, molta. Però non è la paura a provocarmi l’infelicità. Non lo è mai stata. So affrontare il malessere fisico e tutto ciò che è legato a una malattia, ma delle malattie o della morte, come tanti, ho paura anche io. E poi ho paura di fallire, di non riuscire a realizzare i miei sogni, di restare sola, di non essere amata, capita, apprezzata, ad esempio, per quest’ultimo disco. Vorrei che fosse quello della rinascita artistica e non l’album da incensare soltanto perché sono stata male».
Ma poi c’è “Fortuna”, l’ultima fatica e la prima grande gioia dopo l’intervento
Emma sta per tornare anche in classifica con un nuovo album, “Fortuna“. In questo lavoro c’è tutta se stessa, c’è l’idea che, come racconta sempre a Vanity Fair: «non ho mai creduto al destino né alla sfiga. Il metro della tua vita sei tu: è il tuo modo di scuoterti, di ovviare ai problemi, di affrontarli per quello che comportano che dà la cifra di quel che sei davvero. C’è gente a cui è andata sempre bene e gente a cui è andata sempre male, ma non è questo a determinare la tua felicità. A fare davvero la differenza non è mai quel che possiedi e, anche tre le persone a cui è andata sempre bene, non è che ne veda tante poi veramente felici».