Oggi, 1 Ottobre 2019, si festeggia il “World Coffee day“. Dopo l’acqua, probabilmente parliamo della bevanda più bevuta al mondo. Si stima un consumo giornaliero di circa 3 miliardi di tazzine in tutto il pianeta. Sembra incredibile ma, rispetto ai dati riportati circa 15 anni fa, la produzione di caffè ha registrato un calo del 30% soprattutto relativo alle piccole e medie colture dell’America Centrale.
Non si tratta esclusivamente di una bibita ma di qualcosa che è intriso nella cultura, in special modo in quella italiana. Se all’estero lo stereotipo vuole l’italiano “pizza e mandolino“, in pochi ricordano che un Espresso ‘con la E maiuscola’ è tipico praticamente del nostro Paese. Incredibilmente, però, i dati dicono che l’Italia non è affatto il paese con il maggior consumo pro capite: siamo infatti solo al dodicesimo posto nella classifica dei consumatori. In cima al podio, sorprendentemente, la Finlandia con circa 12 kg di media per ogni cittadino.
Come detto, non si tratta di una semplice bevanda ma di qualcosa di molto più legato alla cultura ed alla socievolezza. Un caffè può voler dire appuntamento tra due persone che si piacciono, può accompagnare un incontro di lavoro e può essere gustato in solitaria alla ricerca di un momento di riflessione.
Grazie alla popolarità planetaria del culto del caffè, questa adorazione è stata assecondata dal mondo dell’arte. Soprattutto il mondo del cinema e quello della musica hanno raccontato i migliori scenari attorno ad una tazzina di caffè.
Pensiamo a De André e al suo ormai italianissimo “Ah, che bellu ccafe’, sulo ‘n carcere ‘o sanno fa’”, alla “Tazzulell ‘e café” di Pino Daniele, e ai “7000 Caffè” di Alex Britti.
Nel mondo del cinema l’adorazione è probabilmente ancora più forte ed ha ispirato nomi importanti come Sergio Leone, David Lynch e Quentin Tarantino. Ci piace ricordare Marcello Mastroianni in “Divorzio all’italiana” che sostiene di aver cambiato gusti riguardo il caffè parallelamente al cambiamento della passione verso la sua amata. Impossibile dimenticare Roberto Benigni in “Coffee and Cigarettes” di Jim Jarmusch, film interamente dedicato alla ritualità sociale del caffè.
Rimane una raccomandazione da fare: mai esagerare con l’espresso. Una media di 90 tazzine di caffè in 4 ore possono rivelarsi letali per il corpo umano.
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