
Nuove scioccanti rivelazioni da parte di Demi Moore. L’attrice ha raccolto le sue memorie in un’autobiografia, Inside Out, in uscita in libreria il 24 settembre. Un racconto dettagliato della propria vita, che ne rivela non solo dettagli intimi, ma anche esperienze traumatiche e dolorose. Dai matrimoni, finiti male, con Bruce Willis (con cui è stata sposata dal 1987 al 2000) e con Ashton Kutcher (dal 2005 al 2013), al tormentato rapporto con la madre. Una donna dipendente dall’alcol, che la allora piccola Demi salvò da un suicidio. «Ricordo di aver usato le mie piccole dita di bambina – scrive nel libro – per cercare di tirare via le pillole che aveva ingoiato, mentre mio padre le teneva la bocca aperta e mi spiegava cosa fare».
Demi Moore venduta per 500 dollari
Ma non è forse questa l’esperienza più dolorosa legata alla madre che Demi Moore racconta nella propria autobiografia. L’attrice svela infatti di essere stata vittima di un abuso sessuale alla tenera età di 15 anni. E non si trattò di una casualità, ma di un episodio premeditato. «Cosa si prova ad essere venduta da tua madre per 500 dollari?», le chiese l’uomo. Delle parole a cui Demi ha raccontato di non aver mai creduto, seppur l’abbiano ferita e segnata nel profondo. «Nel profondo del mio cuore – ha dichiarato in un’intervista a Good Morning America – penso di no. Non credo che sia stata una transazione così semplice. Ma comunque gli ha dato il via libera e mi ha messo in pericolo».
I dolorosi rapporti familiari
Due momenti che segnarono la fine rispettivamente dell’infanzia e dell’adolescenza di Demi Moore. Eppure quello con la madre, Virginia King, non è l’unico rapporto familiare che l’attrice ricorda con dolore. Nell’autobiografia ricorda ancora suo patrigno, Danny Guynes, morto suicida nel 1980. Una vita costellata da traumi, che portarono Demi a far abuso di alcol e droghe. «All’inizio della mia carriera – racconta ancora – ho intrapreso un percorso di vera autodistruzione, e indipendentemente dai successi avuti, non mi sentivo mai abbastanza»