
Una donna dalla dolcezza e dalla tenerezza infinite. Stiamo parlando di Kerima Simula, moglie di Claudio Lippi e co-protagonista di un’emozionante puntata di Vieni da me. I due, infatti, sono stati ospiti della puntata andata in onda il 23 settembre del programma condotto da Caterina Balivo. E hanno raccontato la loro emozionante storia d’amore, fatta di alti e bassi, di ostacoli disseminati lungo il terreno che i due, prendendosi per mano, hanno saputo superare. Sposati nel 1989, i due hanno avuto una bambina, Federica; dopodiché hanno deciso, nel 1994, di separarsi in seguito a un periodo denso di liti e incomprensioni.
Kerima Simula, la moglie di Claudio Lippi
Sei anni dopo la separazione, però, Claudio Lippi e sua moglie Kerima Simula hanno preso la decisione di tornare insieme. È proprio di questo allontanamento e riavvicinamento che il conduttore televisivo ha parlato nella chiacchierata con Caterina Balivo. «Il rapporto – ha spiegato – è rimasto mutilato di qualche anno di mancata frequentazione. Me la sono un po’ persa, ma non mi ha mai accusato di questo. Io non ho avuto mai il coraggio… mi vorrei scusare. Credo di essere mancato in un momento in cui avrebbe avuto bisogno di me». In quel periodo, infatti, la figlia Federica aveva 6 anni. Un’età delicata, in cui sarebbe stato importante poter contare sulla presenza del papà. Un papà che, invece, è stato distante.
La sorpresa a Vieni da me
Un’assenza che Kerima Simula, moglie di Claudio Lippi e cuoca di professione, ha cercato di non far mai pesare al conduttore. E proprio per evitare di farlo sentire per l’ennesima volta in colpa, ha deciso di fargli una sorpresa durante la puntata di Vieni da me. La donna gli ha inviato un messaggio capace di far emozionare non solo il marito, ma tutti i telespettatori. «Siamo ancora qui – ha dichiarato – che fortunati che siamo. Io veramente sono contenta che, dopo tanti su e giù, noi siamo ancora qui. Io, te, Federica e Mya. Sappi che ci sarò sempre, ci saremo sempre, per te. Sono orgogliosa di vederti andare avanti, degli sforzi che hai fatto con la gioia di un bambino. Sei un brav’uomo, sei di cuore e ti voglio bene. Non piangere, sorridere e crederci sempre».