Alba Parietti è una donna sofisticata, intelligente e senza peli sulla lingua. In un’intervista rilasciata a Leggo, la conduttrice e opinionista televisiva, 58 anni, si racconta a ruota libera. Il tema centrale sono gli uomini e le relazioni amorose. Subito la Parietti sfata un mito: non è vero che i 40 anni sono un’età critica per la donna, anzi.
“Dopo i 40 anni non esiste più l’età: si vedono donne sessantenni che sembrano quarantenni. Il fatto che non ci sia più l’età come discriminante fa sì che quelle che hanno in mano la tua carta identità non sono felici. Dà loro fastidio che tu “ti voglia piacere”, che ti senta ancora bella, attraente e perché no, diciamolo, arrapante”, ha raccontato durante l’intervista.
Alba Parietti, “I miei corteggiatori? Sono…”
Nel corso dell’intervista, Alba Parietti racconta anche dei particolari sulla sua vita personale:
“Io sono corteggiata sia dai 20enni, così come dai 90enni. Il paradosso è che non esiste più l’età biologica. Esiste un’affascinazione”, ha dichiarato.
Alla domanda poi se lei preferisca un uomo più giovane o più grande di lei, risponde così:
È a tua discrezione decidere che cosa vuoi tu. Vi assicuro che quelli più insistenti sono proprio i giovani. Ovvio, che tu ti ponga dei limiti. Andare con un ragazzo più giovane di mio figlio non ci penserei proprio. Fino a qualche anno fa tutto avrei pensato meno che di essere interessata e corteggiata da maschi molto più piccoli. Non li guardavo proprio. Oggi invece vedo i miei coetanei sessantenni meno interessanti di uomini di 45-50 anni che si interessano a me, che mi corteggiano. Si crea un rapporto basato su tante cose interessanti e coinvolgenti”.
Alba Parietti, viva il girl power!
Secondo Alba Parietti, infatti, nel corteggiamento le donne hanno spesso maggiore potere decisionale:
“Soprattutto se come me vivi senza progetti di convivenza con un uomo – dice a Leggo. Il gusto di volersi godere la vita in pieno non ha prezzo. Io non voglio un marito, voglio emozioni, voglio godermi i momenti […]. Perché se non sei schiava vivi in libertà”, è la sua conclusione.