Pippo Baudo si sfoga. Dopo anni e anni (sessanta, per la precisione, festeggiati quest’anno) passati nel mondo della televisione, il conduttore prende posizione contro la piega che stanno prendendo al giorno d’oggi i palinsesti. E lo fa in un’intervista al Corriere della Sera in cui parla a piede libero, senza freno alcuno, come un fiume in piena. Se la prende con la Rai, con i talent, con i reality, con i programmi di cucina. Ultimo baluardo di una televisione che non esiste più, Pippo Baudo non salva nessuno dalle sue critiche. O meglio: ne salva una sola.
La critica di Pippo Baudo alla televisione italiana
«È un periodo di crisi perché non c’è varietà e ideazione di programmi», ha dichiarato Pippo Baudo nella sua intervista al Corriere della Sera. «I palinsesti – ha aggiunto – sono tutti uguali. È anche colpa dei reality e dei talent che condizionano le reti perché è più facile proporre elementi familiari per il pubblico piuttosto che rischiare con un programma ex novo. Aumentano i canali, aumentano i programmi, ma non aumentano le idee». E come dargli torto? Basta accendere la tv per rendersene conto: gli stessi format sono riproposti in tutte le salse, fino allo sfinimento.
Barbara D’Urso unica esentata
Poco e nulla si salva, secondo Pippo Baudo, in questo calderone pieno di ingredienti banali e uguali tra loro che è la televisione italiana. Poco, ma lei sì: Barbara D’Urso. Lo storico volto del Festival di Sanremo non ha lesinato sui complimenti rivolti alla reginetta di Canale 5. «Barbara D’Urso – ha dichiarato – debuttò con me come valletta a Domenica in: diceva al massimo 10 parole, ora ne dice 10 milioni. È inarrestabile. Rimango meravigliato dalla sua capacità di creare dal nulla un discorso lunghissimo, che varia dalla commozione alla risata, una ricchezza degna di Paola Borboni e delle grandi attrici del passato». Un paragone che più lusinghiero era impossibile.