Romina Power infuriata: “Tutto questo mi fa stare male”. Il duro sfogo colpisce i fan
Se c’è una regina davvero indiscussa dello spettacolo italiano, è senz’altro lei. Da anni in pole position, che si tratti di tour in giro per il mondo, di ospitate televisive oppure di cronaca rosa, Romina Power non è mai passata di moda. Parte del suo fascino deriva ancora dalla bellezza sconvolgente che l’ha caratterizzata negli anni della gioventù, unita ad una personalità forte e irriverente.
A proposito di irriverenza, Romina si è lasciata andare ad alcune durissime dichiarazioni rilasciate durante un’intervista a “La Voce Grossa”.
Romina Power contro Donald Trump
Non è certo la prima volta che Romina Power, nata a Los Angeles e tutt’ora famosa negli Stati Uniti, si concede qualche frecciata verso il suo paese natio. Ambientalista convinta, attivista e animalista, la cantante non ha visto di buon occhio il Presidente Trump fin dalla sua ascesa al potere. Ma negli ultimi giorni si è abbandonata ad un duro sfogo durante un’intervista rilasciata a “La Voce Grossa”, dove la sua opinione verso il presidente statunitense è stata agguerrita e categorica. Quando le è stato chiesto cosa pensasse dell’ “America a Stelle Strisce targata Donald Trump?”, la Power ha tuonato:
“È una vergogna . Il signor Trump è un uomo incolto, insensibile, maschilista, guerrafondaio. Non ha rispetto né per le persone né per la natura. Disconosce la scienza. Sta tirando fuori il peggio dal popolo. Si torna indietro, non si va avanti. Ciò che sta avvenendo al confine con il Messico è semplicemente inumano. Bambini tolti dai genitori, rinchiusi in gabbie… il solo sapere che ciò avviene a pochi chilometri da casa e che io sia impotente davanti a questo, mi fa stare male. Ed è difficile vivere bene sapendo quanta gente stia male. Gli Stati Uniti ora detengono un triste record; quasi 300 sparatorie già quest’anno. È pericoloso frequentare la scuola qui. In California nessuno ha votato Trump”.
Romina Power, paura per l’Italia
La cantante ha le idee chiare anche sulla questione politica italiana e, soprattutto, su quanto il nostro Paese subisca (negativamente, secondo lei) l’influsso della cultura oltre-oceanica:
“Meno male che ho conosciuto l’Italia dei primi anni 60. Quando era un paese allegro ed in pieno sviluppo. Lo spirito Italiano esiste ancora, va solo riscoperto sotto la cenere del caos attuale. Penso che gli Stati Uniti stiano contaminando il mondo negativamente. Sia con le loro infami catene alimentari che con la loro non-cultura. È come il bullo della situazione, che però fa finta di essere buono. Corre ad “aiutare” paesi, ma si installa e non se ne va più. Sia commercialmente, farmaceuticamente e militarmente”.